Rosa Luxemburg

Post N° 418


Quel che succede nel nostro comune con le cedole librarie delle elementari è vergognoso. Dall’anno scorso l’assessorato ha deciso di risparmiare e ha pagato solo i libri degli studenti residenti, stampando cedole nominative. Non era mai successo, il comune aveva sempre emesso le cedole in base ai numeri comunicati dalle direzioni didattiche, salvo per quelli residenti in altri comuni.Visto che sono la rappresentante e lavoro pure in una libreria, mi prendo la briga di portare i libri a scuola, e lo scorso settembre mancavano quattro cedole: le due delle bambine straniere appena arrivate e le due dei bambini stranieri che frequentano dalla prima ma che evidentemente non hanno la residenza. Per la terza ci volevano circa 22 euro e io non mi sono sognata di andare a chiederli a quei genitori, perché se un principio vale – libri gratis alle elementari- non puoi dopo fare differenze e inventarti requisiti per risparmiare. Abbiamo fatto una colletta in classe e devo dire che anche le maestre hanno contribuito, così alla fine abbiamo speso a testa una cifra praticamente simbolica.Non dico quanti sussidiari abbiamo ancora in sospeso dall’anno scorso, e tutto sommato capisco anche l’ansia del capo, perché lui i libri li paga. Adesso che è periodo di prenotazioni per settembre è entrato in fibrillazione, e giorni fa, che aveva la luna storta, ci ha detto che quando uno straniero viene a fare l’ordine per le elementari gli dobbiamo chiedere se ha la residenza. E in caso spiegargli che i libri li deve pagare.Ah no. Io e il mio collega cacciatore ci siamo rifiutati, mica possiamo stare all’erta appena sentiamo un accento straniero e magari è uno che vive qui da cento anni e si sente domandare dei fatti suoi. C’è stata anche una discussione, che si può sintetizzare con un … voi lo fate perché lo dico io. Da notare che le altre tre colleghe hanno fatto sì con la testa e via andare.Lecchine, sempre detto.Siccome il mio collega è un gran paraculo, alla prima occasione ha fatto finta di cadere dal pero e ha chiesto lumi al titolare. B, venga un attimo qua, c’è questa signora ucraina che vuole iscrivere la figlia alla tal scuola, come bisogna fare che non mi ricordo?!Arriva b, il capo, e appena sente parlare la signora in un italiano stentatissimo, manco prova a spiegare di certificati di residenza e di cedole librarie. Gli piglia personalmente la prenotazione e la rassicura, è tutto a posto.Toh, ma allora degli sprazzi di umanità ce l’ha pure lui!!Siamo arrivati al compromesso che per ogni ordine si prendono cinque euro di acconto, tanto i libri prenotati e non ritirati dell’anno scorso sono tutti di famiglie italiane.Gli stranieri non si mettono a girare per le librerie.Questa cosa gliel’ho fatta notare io, visto che brontola sempre degli stranieri che non pagano. Abbiamo in magazzino decine e decine di sussidiari prenotati da italiani e mai ritirati, non li può rendere, non ci fa niente e li ha pagati.Un acconto per tutti, che serve a tutelare il libraio; ma non troppo impegnativo, perché tutti se lo possano permettere. Resta lo scandaloso discrimine che il comune di perugia esercita sulla pelle dei bambini che vanno a scuola. Per la quarta elementare, due sussidiari, libro d’inglese e di religione, si sfiorano i cinquanta euro. Gratis, per esempio, per le due figlie di docenti universitari che stanno in classe con mio figlio, da pagare per almeno due bambine figlie di colf e camionisti stranieri.