Rosa Luxemburg

Post N° 420


Adesso che anche a la repubblica si sono svegliati, adesso che è (di nuovo) chiaro che il berlusca pensa agli affari suoi spacciandoli per affari della collettività – tutti abbiamo un processuccio sulle spalle, no?-, adesso che pure dentro al pd qualcuno si accorge che il dialogo a colpi di sorrisi è soltanto una menata, beh, mi sento meglio.Anzi, mi sento a casa. In una scommessa personale ho puntato su una leggina su misura in materia di giustizia entro i cento giorni; il mio antagonista era sicuro di vincere, non perché il clima politico fosse cambiato, ma perché la considerava una mossa politica sbagliata. In teoria lo sarebbe, ma abbiamo a che fare con berlusconi quindi la politica non c’entra un cazzo. C’entra il potere.Leggevo oggi ezio mauro con una puntina di insopprimibile orgoglio. Ha scritto cose, su come quest’uomo usa il potere per fini personali, che il manifesto va dicendo da mesi. L’avessi letto senza conoscere l’autore e la fonte, l’avrei distinto da un articolo della rossanda solo perché lei scrive molto meglio.Ohhh, finalmente il berlusca che abbiamo imparato a conoscere, con i suoi giudici di estrema sinistra, il suo fregarsene dell’indipendenza dei poteri, la sua megalomane convinzione che essendo capo del governo può decidere tutto senza stare a sentire nessuno. E’ sempre lui, e in molti non ne abbiamo mai dubitato.Vorrei essere una mosca per sapere cosa dice veltroni quando non lo sente nessuno.