Rosa Luxemburg

Post N° 430


Sarà, ma secondo me non è un caso che una norma di cui nessuno si attribuisce la paternità perché palesemente antisociale, vada a colpire il prodotto della flessibilità, ovvero i precari.Sarà, ma non credo che serva solo a togliere dagli impicci la società poste italiane che si serve di circa venticinquemila lavoratori precari; non credo nemmeno che serva a risolvere situazioni pendenti da lungo tempo, perché i tribunali più veloci sono proprio quelli del lavoro. Poi ho visto che per saccà hanno deciso in un lampo, no?Comunque, è molto indicativa la logica che genera la norma: tu che sei precario, invece che perdere tempo ad aspettare che un giudice decida circa il tuo ricorso, muoviti e cercati un altro lavoro. Intanto ti diamo ben due mensilità e mezzo per sopravvivere. Chissà cosa ne pensano quelli che hanno insistito e hanno ottenuto il diritto a un contratto a tempo indeterminato. Insomma, che qualcuno gli domandi: avreste preferito due mensilità e mezzo ed essere liberi di cercarvi un altro lavoro, oppure vi trovate bene così come state?Da notare la nota odiosa di italo bocchino, che assicura che la norma è nata dentro una commissione parlamentare ed è passata senza che l’opposizione facesse ostruzionismo.Ah ecco, adesso per far capire che uno è sul serio contrario non basta votare contro, tocca fare almeno un po’ d’ostruzionismo. Intanto, per la cronaca, italo bocchino l’ha votata, l’opposizione no.Invece che mettere paletti per contrastare l’abuso di certi contratti (come quello a progetto che dovrebbe essere fatto in nome, appunto, di un progetto e nella autonomia del lavoratore, ed è invece utilizzato per i magazzinieri, i manovali, i commessi, gli operai), il governo sceglie di semplificare la vita dei piccoli imprenditori che approfittano di questi sfruttamenti a norma di legge.Perché la società poste italiane si sa benissimo difendere da sola, mica si può fare una leggina apposta.Poco da dire. Io lo so ( e lo sapevo) che il governo berlusca considera soltanto il lato produttivo del lavoro, che quindi è una merce e come tale è suscettibile di un’infinità di scambi e baratti. E’ la logica del mercato che tutto dovrebbe controllare per sua natura. Delle volte ho pensato che ‘sto mercato sia un mago…Comunque un aiutino al mercato vedo che ci vuole, e lo fanno sempre partire dal basso, da quelli che in difficoltà sono meno disposti ad affilare le unghie. Va beh, pigliamoci ‘ste due mensilità, magari poi lavoro sei mesi in quel supermercato e poi, chissà, magari mi chiama la coop, oppure mi richiamano le poste…Che vita ragazzi, da non morire mai.