Rosa Luxemburg

Post N° 437


Tra l’altro, siamo sempre d’accordo sul principio che i politici, e in particolare chi ha incarichi di governo, diano il buon esempio. Senza stare a ricordare innumerevoli casi di ipocrisia, a proposito di scuola i ministri di destra non si sono certo distinti per la coerenza. La moratti, rappresentante della scuola pubblica, mandava i figli a una privata. E che privata! Mentre i nostri figli devono fare informatica e inglese fin dalle elementari – e fino a dove ho visto per esperienza diretta la cosa è alquanto esilarante- i suoi frequentavano una scuola senza libri di testo, senza computer, senza televisori, senza laboratori, senza. Una scuola “genuina” e molto, molto vip.La gelmini, leggevo giusto oggi, ha superato l’esame di avvocato a reggio calabria, come tantissimi giovani avvocati, perché si sa, al tempo a reggio calabria  promuovevano tutti. Niente male per una che dice “merito” e “qualità” ogni due per tre. Ma diciamo pure che, tutto sommato, l’abilitazione alla professione d’avvocato se la sia meritata, anche se, come in ogni categoria, pure quella degli avvocati ha i suoi mediocri rappresentanti. Eppure la sua meritevole qualifica non c’entra niente con l’organizzazione della scuola pubblica nazionale. Non se n’era mai occupata prima, nemmeno come genitore – a parte la sua, è mai entrata in scuola elementare?!- ma lei sostiene che la sorella insegnante le fornisce le dritte necessarie. Poco per farci dormire tranquilli.Lei non si da per vinta, mica serve essere esperti per fare il ministro della scuola. E cita due esempi, castelli e calderoli. Visto? neanche loro sono esperti, eppure… Eppure che? di castelli ricordiamo quando si incartò alla trasmissione di santoro mettendo sullo stesso piano le condanne civili e penali, che la sa pure mia mamma la differenza; se poi per lei calderoli è stato un ottimo ministro, con una riforma costituzionale strabocciata dal popolo italiano, beh, direi che è indicativo.E dove starebbe la qualità? Si pretende che gli altri siano bravi, meritevoli e qualificati, non si sgarra, non si cercano corsie preferenziali, non si copia agli esami, e, immagino, non si va a fare l’esame di abilitazione professionale in una sede dove sai che promuovono tutti. Poi loro possono fare il ministro della giustizia in qualità di ingegneri, quello delle riforme costituzionali in qualità di odontotecnici, quello della scuola in qualità di avvocato, blaterando che conta la tenacia, la voglia di fare e blablabla.E pure io voglio fare il ministro della scuola in qualità di rappresentante di classe, perchè a 'sto punto non ci vuole tanto a saperne più di lei.