Rosa Luxemburg

Post N° 441


Avevamo deciso di andare a vedere kung fu panda da un paio di giorni, poi ieri, all’uscita di scuola, viene fuori che vengono anche mattia e margherita perché mio figlio li ha invitati. E vengono da soli perché pare fossero tutti straimpegnati, fatto sta che ho visto i genitori dei due bambini molto felici del sabato pomeriggio libero. Ovviamente non potevo dire di no, tanto avevo già programmato di andarci.E’ che margherita è la vittima preferita di mattia, quello che la piglia in giro perché è paffutella, e sempre quello che ha semidistrutto l’interno dell’armadio di ettore. Non mi garbava la composizione della compagnia anche perché quando c’è il suo amichetto preferito mio figlio si trasforma.Tornando da scuola, già in macchina ho attaccato a dirgli che non può organizzare i pomeriggi senza prima aver sentito cosa ne penso. E lui placido:”ma se non vuoi che ci vengano i miei amici bastava dirlo!”Ci prova coi colpi bassi, io non voglio portarlo al cinema coi suoi amici.Gli ho spiegato che lo sa meglio di me quanto mattia tartassi margherita, e comunque, alla prima battuta cretina – che farà, sicuramente farà- e al tuo primo ridacchiare, ti giuro che in qualsiasi momento prendo e riporto tutti a casa. Ti ricordi l’anno scorso al compleanno di letizia?( avevano preso di mira la festeggiata perché aveva messo da poco gli occhiali e lei alla fine ha pianto, il giorno della sua festa! Dopo mezz’ora ho preso ettore per una manica, l’ho trascinato di forza e siamo andati via)Se lo ricorda, sa che ne sono capace.Passiamo a prendere prima mattia, e saranno anche furbi ‘sti bambini, ma io ho visto dallo specchietto mio figlio parlottargli all’orecchio e di sfuggita ho sentito pure qualche parola… riporta a casa… raccomando…Tutto bene finchè non mi sono messa in fila per fare i biglietti. Loro stavano lì in attesa e mattia, tanto per passare il tempo, ha pensato di dire a margherita:”ma perché ti sei messa la gonna corta? c’hai le gambe ciccione”MATTIAAA!!… VUOI TORNARE A CASAAA?!Mi sa che questo bambino non lo sgridano mai, si è praticamente messo sull’attenti. Questione di un paio di secondi però, ha subito ribattuto che mica potevo perché poi rovinavo la giornata anche a ettore e margherita.Gli faccio presente che c’è uno spettacolo anche alle sei, quindi avrei tutto il tempo di riportare lui e di tornare poi al cinema. Minaccio che alla prossima abbandono la fila. E siccome ettore fa lo gnorri, gli dico di avvertire il suo amico che faccio sul serio.In fondo, gli inviti li ha fatti lui.Meglio di quanto mi aspettassi, devo dire. C’è stata una piccola discussione sui pop corn perché ognuno ne voleva un secchio ( anche la porzione più piccola è un secchio) per sé, e io gli ho domandato se è mai successo che avessero finito i pop corn durante un film. Mai. E allora perché prenderne tre? si potrebbe prendere un solo secchio che passate tra voi e coi soldi risparmiati ci andiamo in sala giochi. Ha funzionato.Un’altra piccola discussione sui posti a sedere perché tutti volevano stare vicino a tutti, quindi il posto più ambito era quello centrale. Ho proposto uno scambio di posti quando pareva a loro e non si sono mossi per tutto il film. Quando il panda si sente dire che è lardoso e non vale niente, mattia non si trattiene e fa:” lardoso come margherita”Dico ad alta voce che me ne sto andando e lui si alza svelto dal suo posto… no no, per favore, scusa scusa, per favore no, scusa scusa…Ok. Gli stampo un bacio sulla testa, però scusa lo devi chiedere a margherita. Lo fa, e sua mamma ancora non ci crede.Maledico l’idea della sala giochi, ho speso 15 euro ( QUINDICI!!) per giochini che duravano dai cinque ai dieci secondi, e loro si sono anche incazzati perché non hanno vinto mai.C’era una festa di compleanno tristissima, in un angolo che lasciano sempre addobbato apposta, i bambini si perdevano in mezzo alla mischia e le mamme gridavano ad alta voce i loro nomi, ma tanto con la musica a palla non le sentiva nessuno. Un posto infernale, pieno di adolescenti con le mutande di fuori che ogni dieci minuti andavano sul terrazzino a fumarsi una sigaretta, e poi, ma non era vietata la vendita di alcolici ai minorenni? Molti a sedici anni non ci arrivavano, eppure giravano col bicchiere di birra in mano.Ho avuto una strana sensazione, non mi piacerebbe che mio figlio trascorresse così il sabato pomeriggio, ma di sicuro non piace nemmeno ai genitori che accompagnano i figli al centro commerciale per poi riprenderli dopo cena. Faccio sempre il paragone con me, che a quell’età il sabato pomeriggio andavo in fgci e spesso ci restavo anche a cena. Qualcuno andava a prendere le pizze o ci si organizzava per portare ognuno qualcosa da mangiare. E’ vero, fumavo, eppure ho un ricordo della mia adolescenza come di un periodo molto cosciente, vivo, sapevo cosa mi piaceva fare, sapevo scegliere e qualche volta il sabato sera restavo a casa piuttosto che andare in discoteca, che non mi è mai piaciuta.Oggi mio figlio mi ha chiesto le scarpe che hanno le ruotine sotto, manco sapevo esistessero. Dice che una sua compagna di scuola ce l’ha e lui si è informato se esistono soltanto rosa. No, ci sono anche blu.Conoscendo la tipa e in special modo la madre, che possiede calzature abbinate ai vestiti, mi sono cautelata rispondendo:”di sicuro costano troppo, e poi con le scarpe ci devi camminare, mica pattinare””le voglio per il mio compleanno””…”