Rosa Luxemburg

Post N° 442


Pare che la mia abitudine di comprare ogni mattina il quotidiano che preferisco possa presto diventare un privilegio.Col decreto tremonti sull’editoria, approvato dal parlamento a colpi di fiducia i primi di agosto ( ma non era prerogativa delle maggioranze risicate il ricorso alla fiducia?), viene a decadere la sicurezza del contributo pubblico per l’editoria politica, di partito e delle cooperative. Intanto pochi milioni di euro, tagliati in agosto, non rimpinguano le casse dello stato. Pochi milioni di euro che invece ai cosiddetti editori puri servono per sopravvivere. Poi il contributo non sarà più certo ma a discrezione, insomma, si vedrà alla fine di ogni anno quanto lo stato potrà permettersi di spendere per la libertà di informazione.Così, chi ogni anno negozia il credito con le banche buttando sul piatto la sacra garanzia del contributo statale, non lo potrà fare più.Non si capisce come mai tremonti e il governo liberale di cui fa parte, abbiano deciso di complicare la vita ai piccoli quotidiani. Da un punto di vista economico un vero ritorno non c’è.Politicamente invece è chiaro, bastano tre grossi gruppi editoriali a garantire la libertà di informazione: mondadori, rcs, ilsole24ore, che possono vivere bene anche senza i contributi statali, che comunque fino ad oggi hanno intascato senza muovere parola. Vero è che i giornali di questi tre gruppi sono i più venduti, i più letti, e la maggioranza conta, oh se conta.Se non avrò più il mio giornaletto da manco cinquantamila copie che sarà mai, potrò comunque scegliere tra un sacco di quotidiani, i più venduti, i più letti.Quindi i migliori.Quando ci fu il referendum per abrogare la legge sulla fecondazione assistita, ricordo che scrissi di ritenere odioso l’atteggiamento di chi non voleva saperne di altre scelte diverse dalle loro. Scelte, le loro, che non sarebbero state toccate, limitate o quant’altro in caso di abrogazione, semplicemente si permetteva anche a chi la vedeva in maniera diversa di avere il diritto di scegliere. Più democratico di così.Ma sul quel tema, importantissimo, si è preferito imporre un punto di vista, e che gli altri si arrangino.Stesso discorso per i dico e comunque per qualsiasi proposta che miri ad allargare i diritti civili e le libertà tutte, e che abbia come obiettivo, alla fine, la serenità sociale. Sarà che per me è importante sentirmi parte di, e non sentirmi la più forte. Tutti i liberali di casa nostra, tutti quelli che si fanno belli citando voltaire, hanno adesso la possibilità di dimostrare quanto credano nelle parole che gli escono dalla bocca e dalla tastiera.Ma sì, è giusto, è liberale, è democratico, che anche rosalux e altri quarantamila, quando la mattina vanno in edicola,  trovino il giornale che preferiscono.  Grazie.