Rosa Luxemburg

Post N° 462


Bellissimo l’inserto satirico “emme” su l’unità, non l’avevo mai letto. Il mio capo oggi ha detto che è di cattivo gusto, quindi fidatevi, è bellissimo. Mi ricorda tanto quando cuore usciva il lunedì con l’unità, praticamente noi figicciotti tenevamo le pagine verdi e buttavamo il giornale.Mi è piaciuto molto l’editoriale di conchita, perché adesso è il momento di ribadire che chi è indagato si deve fare da parte, è una questione etica; chi è rinviato a giudizio, ovviamente, deve dimettersi, e qui la questione è anche politica. Come dice lei: ci si difende da casa e non dall’ufficio.Quando si è dimostrata la propria innocenza si torna al lavoro.Mi è venuto da pensare che la diversità morale di cui tanto si parla non connoti le classi dirigenti, ma gli elettorati.Non mi è venuto in mente neanche per un secondo di difendere a prescindere, perché del pd e comunque non del berlusca. Anzi, mi incazzo ancora di più, pretendo ancora di più.In mezzo al milione di motivi che mi fa dire, con certezza assoluta, che mai voterò berlusca, ai primi posti c’è la sua disonestà, testimoniata da patteggiamenti e assoluzioni particolari, diciamo così, perché se uno cancella un reato perché sa di averlo commesso e poi viene assolto “perché il fatto non costituisce più reato”, beh…Figuriamoci, io vengo da una famiglia che già pagare le bollette in ritardo vuol dire essere un po’ disonesti.La mia paura è che la politica fatta così diventi un oggetto sconosciuto, quindi l’esatto contrario di quel che dovrebbe essere, visto che la politica è la vita. Il sindaco di firenze, per esempio, invece che lo show dell’altro giorno, avrebbe potuto girare a tappeto la città, andare nei negozi, suonare ai citofoni, parlare con i cittadini, e non con le telecamere.Se poi si facesse anche nei momenti di non emergenza sarebbe il massimo.