Rosa Luxemburg

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Il candidato sindaco del pd è un volto e un nome molto conosciuti. Ho gustosi ricordi di quando si era in fgci, lui poco più che maggiorenne io una ragazzina. Non lo so se anche lui dice di non essere mai stato comunista, a me stava più simpatico quando lo era, quando cantava l’internazionale alle feste de l’unità e quando radunava dentro la sezione gli studenti palestinesi perché ci raccontassero.Lui è entrato nel giro del partito, io mi sono limitata a stare nella sezione per qualche anno, circa dodici per la precisione. Poi, per quanto mi riguarda, anche le ragioni sentimentali, l’unico vero motivo che mi faceva stare lì, sono state accantonate in nome dei cosiddetti ideali.Per lui e per tanti altri non ha funzionato così, si sono dimostrati duttili davanti a ogni cambiamento, che era sempre inevitabile, sempre necessario. Una volta l’ho incontrato a una marcia della pace, faceva il segretario dell’arci; un’altra alla scuola materna di ettore, in veste di assessore alla scuola e alle politiche sociali; ultimamente l’ho incrociato di tanto in tanto, ed era ed è assessore all’urbanistica. Ci salutiamo e non ci fermiamo neanche più a parlare.Adesso ha tappezzato la città con la sua bella faccia di quarantenne e con un sacco di altre facce, cittadini comuni ma qualcuno l’ho riconosciuto, che si son prestati a questa cosa: metterci la faccia. Non trovo in rete i manifesti, peccato. Mi chiedo cosa spinga quella donna o quel signore di una certa età a farsi vedere in giro col sorriso largo, con su scritto parole in libertà: diritti, servizi, novità… tante altre che non ricordo. Quando mi fermo ai semafori guardo le facce e mi domando: ma che avete da ridere?Giusto ieri c’è stata l’uscita ufficiale dei due principali candidati sindaco. Tra parentesi, in un momento così, in una città definita per la prima volta “contendibile” dal segretario comunale del pd ( lui l’ho conosciuto nella sinistra giovanile, più giovane e quindi può dire di non essere mai stato comunista), che fa il pdl? Candida con ritardo stratosferico un signore che negli anni ottanta faceva il capogruppo regionale per la dc. Uno nuovo insomma, ma meglio dell’architetto che si era proposto da solo, conosciuto in città per aver firmato i condomini di lusso. Avranno pensato che a tutto c’è un limite anche i berlusca delle mie parti. Questo sbrenna, candidato del pdl, sembra possa essere vittima di un infarto appena parla un pochino più accalorato, e allora beh, vladimiro boccali coi suoi quarant’anni portati da ragazzino, con quella faccia da arci, da boy scout di sinistra, ha la strada spianata. Mi dice che ancora manca parecchio tempo e quindi faccio la snob e dico che non voto.La snob??!… mamma quanto non mi conosce se non ha capito che sofferenza vera sto vivendo. Ho un solo problema, trovare qualcuno che quando sono aperti i seggi mi ricordi di continuo le mie ottime ragioni e casomai sia lesto e mi leghi alla seggiola.