La befana Rossana

Mobbing: la cattiveria risiede nel DNA


All'Università di Princeston ( Stati Uniti ) hanno condotto un esperimento su un gruppo di persone ritenute potenzialmente predisposte " all' invidia cattiva ". Questo esperimento, valuta il piacere associato ad eventi spiacevoli tramite la misurazione dell'attività muscolare, che si sviluppa grazie al sorriso. A questo gruppo di persone sono state fatte visionare una sequenza di fotografie di persone, con diversi disagi o associate a situazioni molto tristi. Di rimando, sono state mostrate anche altri immagini, ma raffiguranti situazioni di successo, che a dispetto della prima sequenza, potevano suscitare una forma di invidia.In entrambi i casi, sono stati proposti possibili scenari, felici o tristi, con il risultato che, i soggetti mostravano un sorriso più accentuato in risposta ad eventi negativi.Diciamo, un pizzico di orgoglio e voglia di migliorarsi, non crea danno, anzi, dovremmo averlo tutti, ma quando questo, si sostituisce con un forte bisogno di voler vedere la collega fallire, oppure godere di tutte le negatività che ne derivano, ecco che qui, può nascere il mobbing.In particolare, quelle persone che potremmo simpaticamente chiamare " maligne e malvagie " sarebbero quelle più concentrate a demolire il lavoro altrui, a sparlare, e sarebbero disposte a compiere  gesti al limite del malvagio, nei confronti di chi vogliono distruggere.Il mobbing talvolta può essere una delle conseguenze più deleterie di questi meccanismi.Insomma, la cattiveria è nel DNA, non è un modo di dire, ma uno studio. ( Leggete anche qui ).