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Una legge per gli chef obiettori:potranno non cucinare la carneLa proposta è stata presentata sulla falsa riga di quanto già previsto per gli studenti delle facoltà di Biologia, che possono rifiutare la vivisezione. Riguarderà soprattutto studenti delle scuole alberghiere 
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Roma, 14 ottobre 2009 - La Lav ha presentato una proposta di legge originale: introdurre l’obiezione di coscienza per quegli studenti delle scuole alberghiere che vogliono diventare chef, ma di cucina vegetariana, e non hanno intenzione di cucinare la carne. Sono tra i punti contenuti nella proposta presentata oggi alla Camera dei deputati dalla Lega antivivisezione, e già firmata da otto deputati, quattro del Pd e quattro del Pdl. “Gli studenti - si legge nel testo della proposta di legge - che, per obbedienza alla coscienza, nell’esercizio del diritto alla libertà di pensiero, coscienza e religione si oppongono alla violenza su tutti gli esseri viventi, possono dichiarare la propria obiezione di coscienza a seguire le lezioni didattiche e pratiche riguardanti alimenti animali”. La proposta è stata presentata sulla falsa riga di quanto già previsto per gli studenti delle facoltà di Biologia, che possono rifiutare la vivisezione. Non solo, ma il testo prevede anche l’introduzione di insegnamenti specifici “di nutrizione, gastronomia e ristorazione vegetariana e vegana nei programmi didattici destinati agli istituti professionali alberghieri e agli istituti professionali per i servizi alberghieri e ristorativi”. Per presentare la proposta di legge la Lav ha organizzato questa mattina nel ristorante della Camera dei deputati un pranzo vegetariano, offerto ai parlamentari dopo i lavori della mattinata. A preparare le pietanze è stato Pietro Leemann, uno chef di origine svizzera che ha dedicato la sua carriera alla cucina vegetariana, che ha aperto un ristorante a Milano che serve esclusivamente pietanze vegetariane e che fa attività di consulenza e formazione in diverse scuole alberghiere proprio su questo tema: “C’è ancora una cultura poco diffusa sulla scelta vegetariana - ha spiegato Leemann - ma, un po’ per volta, con le attività di formazione e le proposte come questa si sta diffondendo la consapevolezza che la scelta vegetariana è possibile. È fondamentale, però, portare tutto questo nelle scuole perchè - ha concluso - è solo con la conoscenza reale degli elementi di nutrizione e di cucina che uno può compiere questa scelta”.