Secondo le tradizioni olandesi, scrive il Christian nella sua Historie de la Magie, le Fate abitano in splendidi castelli d'oro e di cristallo, circondati da magnifici giardini e meravigliose fontane. Una musica incantevole si diffonde continuamente nell'aria; l'inverno non è mai rigido ed anzi, nel loro regno è come se splendesse un'eterna primavera. Ma ciò che appare ancor più singolare, è il fatto che questi castelli appaiono all'occhio del profano come umili tuguri, i giardini sembrano campi di rifiuti e gli specchi d'acqua fossi melmosi; la musica incantevole si trasforma in rumori stridenti e l'inverno e la neve si fanno sentire in quei luoghi come una maledizione. È così che le Fate abitano, confondendosi in mezzo alla gente, nascoste da un aspetto di vecchie donne, decrepite e malandate; le vediamo coperte di stracci, con gli occhi arrossati e i capelli grigi, rauche, magre e trasandate. Ma se dopo essersi comunicati ci si reca, alla mezzanotte precisa della vigilia di San Giovanni, tenendo nella mano sinistra un'erba chiamata popolarmente Ren-vaen, davanti alla porta di una Fata e ci si siede con le gambe incrociate, si riuscirà a vederla nella sua condizione reale, vale a dire giovane, bella, splendidamente vestita, contornata di damigelle d'onore, assisa su un trono sfavillante di pietre preziose. E si assisterà al meraviglioso spettacolo offerto da palazzi di cristallo, fontane d'acqua di rose, cascate di latte, fiori ambrati e trasparenti, e tutti i personaggi che formano la corte delle Fate...
LE FATE IN OLANDA
Secondo le tradizioni olandesi, scrive il Christian nella sua Historie de la Magie, le Fate abitano in splendidi castelli d'oro e di cristallo, circondati da magnifici giardini e meravigliose fontane. Una musica incantevole si diffonde continuamente nell'aria; l'inverno non è mai rigido ed anzi, nel loro regno è come se splendesse un'eterna primavera. Ma ciò che appare ancor più singolare, è il fatto che questi castelli appaiono all'occhio del profano come umili tuguri, i giardini sembrano campi di rifiuti e gli specchi d'acqua fossi melmosi; la musica incantevole si trasforma in rumori stridenti e l'inverno e la neve si fanno sentire in quei luoghi come una maledizione. È così che le Fate abitano, confondendosi in mezzo alla gente, nascoste da un aspetto di vecchie donne, decrepite e malandate; le vediamo coperte di stracci, con gli occhi arrossati e i capelli grigi, rauche, magre e trasandate. Ma se dopo essersi comunicati ci si reca, alla mezzanotte precisa della vigilia di San Giovanni, tenendo nella mano sinistra un'erba chiamata popolarmente Ren-vaen, davanti alla porta di una Fata e ci si siede con le gambe incrociate, si riuscirà a vederla nella sua condizione reale, vale a dire giovane, bella, splendidamente vestita, contornata di damigelle d'onore, assisa su un trono sfavillante di pietre preziose. E si assisterà al meraviglioso spettacolo offerto da palazzi di cristallo, fontane d'acqua di rose, cascate di latte, fiori ambrati e trasparenti, e tutti i personaggi che formano la corte delle Fate...