LA SACERDOTESSA

I Menhir


La maggior parte di queste strutture si trova in Europa, e sono state edificate a partire dal tardo Neolitico fino alla prima età del Bronzo (4000 - 1000 a.C.); ma complessi del genere sorgono anche in India, in Giappone, in Africa Occidentale. I menhir rappresentano soprattutto un luogo di riunione. Essi sono il segno di un'organizzazione sociale e di riti collettivi. Potevano dunque avere funzioni legate ai riti funebri, alla fertilità, alle divinità, o semplicemente rivestire il ruolo di ceppi litici direzionali. Il trasporto e la collocazione di questi immensi blocchi di pietra implicano tecniche relativamente specializzate.I termini che definiscono i misteriosi monumenti megalitici sono di origine celtica: men = pietra, hir = lunga, menhir = pietra lunga; dol = tavola, men = pietra, dolmen = lastra di pietra; crom = tondo o cerchio, lech = blocco, cromlech = blocchi disposti in cerchio.Stonehenge è senza dubbio il "luogo misterioso" più conosciuto d'Europa; l'effetto generale, per chi visita il luogo, è quello di una magica arena in cui non è difficile immaginare antichi sacerdoti Druidi intenti a misteriose pratiche.A Stonehenge i menhir sono disposti in modo da segnalare il solstizio d'estate e la posizione più settentrionale della luna ogni 18 anni, al solstizio d'inverno. Probabili indizi inducono a pensare a calcoli abbastanza esatti sulle eclissi di sole e di luna. Anche se si può discutere su questioni di dettaglio, bisogna riconoscere a progettisti come quelli di Stonehenge una conoscenza dei movimenti del sole e della luna e una capacità di predizione tanto più ammirevoli in quanto essi si basavano su osservazioni che non avevano certo il sussidio dei teoremi di un'era più tarda e più sofisticata. Dal punto di vista strutturale non si sa cosa ammirare di più, se l'abilità nel trasportare e nell'innalzare blocchi di pietra del peso di più di cinquanta tonnellate - i blocchi di pietra della Grande piramide di Giza pesavano in media circa tre tonnellate - o l'eleganza con cui gli architravi del cerchio descrivono un anello mantenendo alla sommità una linea quasi orizzontale. Ma da dove derivano le conoscenze, così approfondite, che hanno permesso una simile realizzazione? Euan Mac Kie, direttore del museo di Glasgow, sostiene che esisteva una sorta di "scuola" nei dintorni di Durington Walls, dove i discepoli venivano iniziati ad antiche misteriose discipline in cui erano incluse probabilmente precise nozioni di astronomia.  Il volume Archeoastronomia Italiana di Giuliano Romano (l'ARCHEOASTRONOMIA è la scienza che si occupa dei rapporti tra i complessi neolitici e la misurazione del moto degli astri) identifica varie "stazioni astronomiche", costituite da menhir disposti in un certo modo, nel Triveneto: in Alto Adige sui colli Joben e San Pietro, a Castello di Godego e a Oderzo, presso Treviso, a Veronella Alta, a Mel, presso Belluno. Da questi siti, osservando il punto dell'orizzonte sui quali sorgevano e tramontavano il Sole e la Luna, i nostri antenati riuscivano così a individuare i momenti più propizi per affrontare il lavoro dei campi.