Creato da lasciateci_respirare il 03/04/2008

Lasciateci Respirare

Blog contro i bruciatori di olio di palma

BRUCIATORE AD OLIO DI PALMA

Una società di capitali a cui aderiscono anche i comuni dell'intera bassa provincia di Padova sta realizzando nel bel mezzo della seconda Zona Industriale della provincia di Padova (già ora inquinatissima dalle polveri sottili che sono già oltre i limiti per la maggior parte dei giorni della settimana) un bruciatore ad olio di palma.

Ora niente di pregiudiziale verso le palme ma il guaio é che questo é un singolare modo di rientrare nel portocollo di Kyoto, che prevede una riduzione dei combustibili fossili a vantaggio dei combustibili rinnovabili.
Il fatto é che per far posto all'olio di palma tutte le foreste del Sud America e dell'Indocina sono interessate attualmente a drammatici tagli e disboscamenti per far posto alle piccole palme da olio.
Questo di per sé é un delitto.
Un secondo delitto é quello di trasportare l'olio di palma in Europa e bruciarlo al posto delle biomasse di origine locale come vuole la ragione oltre che la legge!
Questo impianto é spacciato per COGENERATORE AD OLIO DI COLZA (per cogenerazione si intende impianto che produce energia termica ed elettrica), ma in realtà la colza non c'é. Si pensi che circa il 60% dell'energia tratta dai combustibili diventa termica e solo un 25-30% può divenire energia elettrica.
Ora non é dato ancora di conoscere se vi sia un qualche utilizzo dell'energia termica o se questa verrà dissipata.
Abbiamo il forte dubbio che sia così e che comunque ci siano guadagni per l'azienda che installa questi eco-mostri, indipendentemente da quello che poi realmente produrranno...
Il motivo di tanto interesse per questi inceneritori ad olio di palma (quello che sarà montato qui sarà gigantesco - 5 Mw) é l'ottenimento dei lucrosi CERTIFICATI VERDI, che permettono un pagamento di circa 3 VOLTE al Kilowatt ai produttori.

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Post N° 4

Post n°4 pubblicato il 22 Aprile 2008 da lasciateci_respirare

Tag: Informazioni e news

Sul sito della Provincia di Rovigo questa mattina era in evidenza un articolo, che riportiamo qui!
Almeno la loro Provincia si é mossa per difendere i cittadini... chissà che anche il nostro presidente della Provincia di Padova ne tragga spunto!!!

- Impianto biomasse a Borsea -
LA PROVINCIA MOTIVA IL NO

La giunta di Palazzo Celio ha espresso il proprio no all’ipotesi di
un impianto a biomasse nell’Interporto di Rovigo e lo ha motivato ieri
mattina a Venezia nella Conferenza dei servizi.

“Per noi – ha precisato l’assessore all’Ambiente Giancarlo Chinaglia –
sono disattese le norme inserite nella finanziaria 2008 che
stabiliscono che le biomasse ed il biogas devono derivare da prodotti
agricoli ricavati entro un raggio di 70 chilometri”.
“Ma stabilisce anche – prosegue Chinaglia – che le regioni promuovano
il coinvolgimento delle province e dei comuni nelle iniziative per il
raggiungimento dell’incremento delle fonti energetiche rinnovabili nei
rispettivi territori”.
“Vi è poi una parte più politica – ha proseguito l’assessore
all’Ambiente di Palazzo Celio – datata novembre 2007, mese in cui
abbiamo chiesto agli assessori regionali Conta e Gava un incontro su
questi problemi senza ottenerne risposta. La Provincia ricorda che sono
già stati autorizzati 3 impianti a biomasse per una potenza elettrica
di circa 21 mw, oltre alla richiesta di altri impianti e che da più
parti si chiede la sospensione delle autorizzazioni in mancanza di una
programmazione territoriale indicante tipologia e localizzazione.
“Riteniamo – ha concluso l’assessore Chinaglia – che non è tollerabile
il metodo dell’imporre anzichè del concordare e visto che gli assessori
regionali non vogliono dare risposte al Polesine per concordare quanto
può essere ospitato e destinato, il no ne è la conseguenza naturale”.
http://www.provincia.rovigo.it

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