La Sdraio

Come un tuono


Un peccato, diverse buone cose strozzate da una sceneggiatura che, specie nel capitolo del "cattivo" Gosling, patisce seri problemi di credibilità e spigoli tagliati con l'accetta. Verrebbe quasi da sospettare che la troupe di "creativi" trovatasi con abbondanti risorse economiche tra le mani si sia ritenuta in dovere di metterci tanta roba, inevitabilmente troppa. Il capitolo "Bradley Cooper" è forse il migliore (del trittico): siamo nell'ambito della ragionevolezza e della consuetudine, con sbirri corrotti e arrivismo tutto d'un pezzo, qui il gioco era facile. Così così il finale, con i pargoli dei due capitoli precedenti che arrivano alla resa dei conti, ma tra "Era mio padre", "Elephant" e un centinaio di altre cose da cui prender spunto è risultato tutto un po' troppo, un po' tanto. Un vero peccato. Lode infine a Eva Mendes, due occhi profondissimi, anche con canottiera senza reggiseno.