La Sdraio

Smetto quando voglio


Ecco, è dura ma alla fine la ruota gira e grazie a quel fetente di Procacci può succedere pure che un regista giovane e di gusto quantomeno contemporaneo riesca a fare una commedia divertente e ben confezionata. Ridere al cinema grazie ad un film italiano senza scorregge, senza doppi sensi sessuali, senza corna e soprattutto senza personaggi "dominanti" alla Zalone nati dalla TV è un fatto epocale. Secondo alcuni pare niente di meno roba alla Monicelli ma non sembri azzardato il paragone: storie di spiantati, mezze calzette che provano a fare il colpo della vita possono tranquillamente essere di nuovo attuali, i tempi lo permettono. Sempre più difficile invece credere a storie, spesso di registi de sinistra, dove mal che vada il più povero dei personaggi vive ai Parioli.Eppure (come sempre) non ci voleva chissà cosa, siamo la patria dei pulcinella e della disonestà, miniere di spunti per tutti quelli che vogliono far ridere. Eppure non era facile senza quella roba che è stata elencata all'inizio, eppure per decenni si è dato per acquisito che si poteva ridere al cinema solo a natale.Auguri al fresco regista, che faccia tanta strada.