Messaggi di Novembre 2016
Ok, sarò ripetitivo ma si capisce molto meglio ciò che bofonchia, ciò che farfuglia il vecchio Jeff Bridges in texano originale rispetto a ciò che strascica e bisbiglia il 90% del "recente" cinema italiano. A parte questo, Hell or High Water è un classicissimo western contemporaneo (cioè con i pick up invece dei cavalli, che bisogna spiegare tutto qua sopra ). Ci sono i bank robber, i texas ranger, i paesini minuscoli dove la pistola te la regalano al battesimo, l'ipoteca sul ranch, il sudore, la famiglia, i casinò. Meraviglioso. Benedetto sia Netflix che lo ha anche prodotto. |
Ci sono due possibili modalità per mettersi di fronte a questo film: Aggiungi poi che il tema è di quelli delicati (il disturbo mentale) e capisci quindi che o te ne esci con la sensibilità (come in La prima cosa bella) o fai una gigantesca puttanata, non ci sono terze vie. Veniamo al dunque: il buon Virzì funge sempre da ufficio di collocamento per tutta una serie di attori e attrici che in un articolo serioso di Repubblica potrebbero essere definiti attori "feticcio", qui invece si chiamano moglie e amici. Fin qui tutto bene e nulla di nuovo. Lo stile, poi: vorrebbe essere agile e scanzonato per donare leggerezza alla gravosità di ciò che viene raccontato ma non funziona molto bene, spesso ciò che si vede non è realistico, si va ben oltre la licenza poetica, cioè non è possibile, mi stai facendo vedere cose che non esistono. Le protagoniste: Sì ok, nelle buone intenzioni si volevano forse rappresentare volubilità, depressione e bipolarismo ma il filo logico ne risente e l'effetto comico è in agguato. Io poi continuo a non sentire bene ciò che dicono (mi capita solo con i film italiani, non è il mio udito o la qualità audio di casa). Quando poi chi interpreta la depressa biascica in toscano il fatto si fa veramente tragico. Poi la componente politica (una delle due vorrebbe essere un prodotto del ventennio berlusconiano) non ho capito a cosa serve, cosa voleva dire, è fuori luogo, vaffanculo. Quando a un certo punto le due si infiltrano tra le comparse di un set, si fregano una spider d'epoca e diventano per qualche minuto Thelma & Louise si raggiunge l'apice del ridicolo. Mi piace pensare che sia il momento in cui lo stesso regista ammette di aver fatto una cazzata. Ah, poi c'è sempre l'ipotesi che l'estensore di questa nota sia un sessista esterofilo, eh, ma ci credo poco. |
Al IV tentativo è andata in porto. I primi tre erano finiti miseramente in abbiocchi feroci quasi sempre nei primi venti minuti o giù di lì. Questa volta invece, complici castagne-vino e una giornata nervosa si è potuto fare. Attimi di cedimento ci sono stati verso la fine (a causa del vino?) ma il riavvolgimento del nastro è vivo e lotta insieme a noi. |