laserman

IL TEMPO DELLE SCELTE


E’ tanto che non scrivo sul blog, tantissimo, ma ci sono momenti in cui il succedersi di eventi importanti ti leva la capacità di fermarti a ragionare…. e forse per me questo è un bene. Solitamente passo giorni e giorni a soppesare tutti i pro e i contro di ogni decisione, passo giorni e giorni a chiedere consigli agli amici , poi ci sono le canzoni, le variazioni di tempo, le notti insonni, i cambi di idea e poi….Questa volta ho avuto poco tempo per pensare, tutto si è succeduto rapidamente e insieme al cambio di lavoro, all’uscita del cd, ai concerti , alle partite di calcetto, alla scomparsa della sinistra, alla scomparsa del rispetto per le altre razze e delle diversità, allo scudetto ingiusto per l’Inter è arrivato o meglio sta per arrivare il mio espatrio. L’8 Giugno mi trasferirò a Londra Le considerazioni a contorno sono tante: i più interessati alla politica come il carissimo Mabell, noteranno come i miei movimenti si trascinino dietro un’ombra destrorsa: sono a Roma e vince Alemanno, espatrio e nel frattempo a Londra vince il sindaco di estrema destra, però tranquilli non è previsto che a breve vada in Spagna. Poi ci sono i tempi, perché le scelte non seguono i tempi, forse perché tutto è troppo lungo per una vita: non c’è il tempo in una vita di portare a termine tutto ciò che ti eri prefissato, devi provarci, arrabattarti, tagliare, mordere, strappare ore, costruire e distruggere attimi, sfuggire all’orologio, sempre in ritardo, sempre di fretta e le scelte sono lì quando ancora hai bisogno di tempo e sei affannato e non ce la farai mai, a portare a termine tutto: suonare da Dio, parlare le lingue, diventare un bel terzino destro, fare delle foto sempre più belle, diventare più professionale nel mio lavoro, girare il mondo, leggere tutti i libri che ho nella libreria….perchè poi, ad un certo punto ti tocca scegliere e ogni tanto scegliere significa ripartire da zero, proprio quando sei lì….a buon punto a cercare solo un altro po’ di tempo.Si perché poi i libri te li porti, la tastiera te la spedisci, le mostre vai a vederle, si perché poi gli amici li trovi anche lì, si perché le persone che ti vogliono bene ti vengono a trovare…cacchio con Ryan Air, poi c’è la sfida che è allettante, la sfida di un ennesimo inizio.Però ci sono i tempi e le scelte non seguono i tempi. Perché il tempo di sistemare tutto ,di limare gli angoli e curare i dettagli è lunghissimo, troppo lungo. Però scorre e tra poco compirò 30 anni quella tipica età che a leggerla bene fa un po’ effetto.Poi ogni tanto se mi giro intorno, mi stupisco di tutto ciò che ho fatto, soprattutto gli ultimi 5/6 anni hanno condensato la realizzazione di tanti desideri più o meno reconditi e ora è arrivato il tempo di una scelta.Ancora stento a realizzare, che tra 2 settimane ricomincerò la mia vita lì.Perché è così strano, la mia settimana era diventata perfetta, in questa città che sta diventando insopportabile, era diventata un perfetto incastro: c’era il calcetto del lunedì, le partite con i giovani musicisti romani, con comparse di alcuni che hanno sfondato, tipo Niccolò Fabi e Simone Cristicchi ed è stato divertente, abbiamo praticamente percorso una stagione, da Settembre fino ad oggi vedendoci puntuali il lunedì sul campo di calciotto e poi ogni tanto al concerto dell’uno e dell’altro, calciatori degni e musicisti straordinari come Marco Fabi e Roberto Angelici o Pier Cortese.C’erano le prove del martedì e del venerdì con la Fonderia Romana: si staccava dal lavoro e via a ruminare kebab o pizza o cinese e a chiuderci in quella scatola , come alieni, mentre tutto resta fuori.C’erano i concerti sempre più frequenti e faticosi, ma ormai fluidi e oliati.Ora mi sembra che ci sia un vuoto, una mia saggia e folle amica, che in un anno di teatro è riuscita a farmi tirare fuori tanti blocchi caratteriali, mi dice “i vuoti si riempiono e tu sei bravo a riempirli”, però quel mentre di saluti, di smontaggi di cavi e strutture, mi ha lasciato un bel magone.Io poi sono fatto così, mi affeziono alle persone, alle cose , ai dettagli, ai movimenti, a certe routine , ai gesti e alle abitudini, a volte mi metto lì e le modifico e le sistemo, cerco scorciatoie , però adoro come a volte scandiscano il mio tempo.Insomma questa volta ho seguito l’istinto o forse l’età e la paura di restare sempre a rincorrere e allora lascio la strada vecchia, magari temporaneamente alla ricerca di altri piccoli gesti e piccole routine, alla ricerca di musica e sport, ma soprattutto di persone o comunque alla ricerca e basta, perché finora è stato quello il motore di tutto, la ricerca unita a quella voglia di sfidare le mie certezze (poche) con delle incertezze (tante).Comunque ieri sera tornando a casa dalle prove ho avuto una nuova paura e tante vecchie angosce, perché poi sono anche così fragile e insicuro….ma continuo a rendermi conto che le scelte non seguono i tempi. Il blog è stato trascurato ora diventerà il diario di un italianman in London: come quando ero piccolo, mi alzo sulle punte, appoggio le mani sul parapetto del balcone e guardo….