Sfinge

Post N° 194


Eccomi di ritorno.Dopo tre mesi di delirio e il successivo di vacanza. Stare più di un mese lontana dalla città è stata la cosa più salutare e distensiva che potessi fare, soprattutto dopo quei tre in cui stavo per crollare. Peccato che quando parti con delle questioni in sospeso, specialmente quando di mezzo ci sono dei soldi, non parti del tutto sereno.Per farla breve, da maggio sono caduta in una full immersione totale nelle mie attività. Mi è stata fatta una proposta che, inizialmente, sembrava davvero allettante. Sia economicamente che dal punto di vista dell'attività stessa. Aveva a che fare con tutto ciò che amo - e che sono arrivata quasi a odiare, ormai, per sfinimento - con le mie passioni: cosa potevo volere di più? Ci ho messo anima e corpo, specialmente perchè ci credevo. Quando però ti ritrovi a fare un lavoro di squadra e ti accorgi che su 10 persone quelle che si impegnano quanto te saranno al massimo due, ti si presenta chiaro davanti un futuro di insuccessi. E così è stato. Un graduale e costante disastro. Ho incrociato lungo la via incompetenza, arroganza, disonestà, idiozia. Ho lavorato anche 13 ore al giorno, sono anche stata in piedi senza dormire 24 ore di seguito, arrivando a barcollare. Ho corso di qua e di là come una trottola, sono arrivata a impazzire, a scoppiare a piangere per alcuna ragione solo per stanchezza. Tutto questo per cosa? Per non avere ancora avuto nemmeno la retribuzione pattuita.STUPIDA! STUPIDA! STUPIDA che sono stata! E adesso mi ritrovo senza quei soldi che avevo messo in conto e senza nemmeno più quel lavoro. Che per altro, se tanto deve essere svolto per la gloria (ma nemmeno quella, visti i risultati) tanto meglio non averlo. Sono amareggiata, per non dire schifata. Devo reinventarmi, in qualche modo.Vorrei farlo via di qua. Perchè qui il futuro nell'ambito che mi compete non esiste. Questa non è una città, è un grosso ridicolo circo, abitato da tanti tantissimi pagliacci.Ma in fondo me la sono sempre cavata. Me la caverò anche questa volta e volterò pagina. In qualche modo.