Sfinge

POLICE ON MY BACK


Ho il sospetto che passerò i miei prossimi vent'anni(sopravvivenza permettendo) a chiedermi che sostanze tossiche circolassero nel mio corpo il giorno in cui con enfasi ho voluto acquistare il biglietto per l'unica data italiana dei Police. A onor del vero di tasca mia non ho speso un cent, perchè gliel'ho menata così tanto che si è convinto e il biglietto me l'ha regalato lui. E' vero, non li abbiamo mai seguiti tanto, però è un evento unico, è un concerto che una volta nella vita bisogna vedere... e menate del genere. Che fosse un evento unico è appurato perchè i tre sono tornati insieme non certo perchè l'età matura ha sanato i loro screzi del passato; non certo perchè si son svegliati tutti con le ali da angioletto, un bel mattino, e han deciso che era ora di fare pace. No, perchè alla seconda data del tour mondiale della reunion già avevano ripreso a detestarsi. La verità è che dietro a questo ritorno sulle scene non c'è altro che un bel piano economico. Ci riuniamo, portiamo tutti i nostalgici a vederci, riempiamo gli stadi e, se già i nostri patrimoni non fossero abbastanza gonfi, ci sistemiamo definitivamente per una vecchiaia serena. Di sicuro non posso dire che sia stato un brutto concerto, solo l'ho trovato molto finto e senza cuore. Insomma, niente di che. Ho provato a tratti così tanta noia che mi son chiesta più volte se potesse essere più soporifero quello spettacolo o fare sesso tantrico con Sting per le 6 leggendarie ore di seguito.Qualcosa di positivo però l'ho trovato. L'open act è stato affidato a 'tali' Fiction Plane. Mai sentiti prima di allora. Sento due pezzi e me ne innamoro alla follia, per scoprire poi che il frontman non è altri che il figlio di Sting! Per un attimo penso 'bella forza, anche io, se mio padre si chiamasse Linus, starei bella bella a radio Deejay'. Ma la verità è che il trio sa il fatto proprio e tocca rendergliene merito. Davvero consigliatissimi, senza riserva!