A volte penso che se solo fossi un po' più ambiziosa o sicura di me, ora non sarei qui a leccarmi le ferite. Ma la verità è che io mi accontento. Fare le cose che mi piacciono, metterci il cuore, trarne soddisfazione, essere pagata il giusto e poi tornare a casa e coltivare le altre mie passioni, vedermi un buon film, leggere un bel libro, stare con lui. Vivere nella massima tranquillità e anonimato. Perchè a volte è proprio nelle cose semplici che sta la felicità. Di tutto il resto non mi importa. Avere un nome, mescolarmi con un certo mondo: per carità! Niente di più lontano dalle mie attitudini.
Eppure, nel mio accontentarmi mi ritrovo qua a rimpiangere di non avere fatto determinate scelte. E soddisfatta non lo sono più. Perchè non ci può essere soddisfazione nel condividere attività con chi non le sa svolgere ed è troppo pieno di sè per ammetterlo. E così vivo da giorni come su un'altalena. Passo notti a piangere e a nascondermi per non mostrare gli occhi sfigurati, poi ritorno in mè e mi dico dai non è poi così grave, poi vengo travolta da attacchi di onnipotenza da lui non sa chi sono e gliela farò vedere, per poi ricadere di nuovo nella depressione più totale per non sentirmi per niente valorizzata come merito.
La verità è che la trama di questo film la conosco già e ci ho già anche recitato. Si tratta solo di un remake ed è di basso livello, per altro. So già che finirò per mollare tutto. Peccato.
Peccato essermi per l'ennesima volta accontentata e avere avuto poco in cambio.
Inviato da: kokho
il 12/09/2010 alle 13:55
Inviato da: yentlG
il 19/10/2009 alle 22:56
Inviato da: che1978
il 07/09/2009 alle 18:17
Inviato da: Alfonso
il 14/08/2009 alle 14:11
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il 08/07/2009 alle 17:26