lasoffitta

IL MARINAIO


Il Marinaio Si alzò per remare più forte guardando il mare, la fronte alla tempesta. Sulle mani dure, lambite dal pianto di mille donne belle, c’è ora solo il segno profondo del canapo e il sapore amaro della salsedine. Gli occhi di madreperla, il cuore è ormai la vela spiegata contro il vento. La terra è già un ricordo Il viso suo l’aurora. La sua speranza, fragile di legno e tela, sorveglia sull’albero maestro l’avvicendarsi lento e senza fine di invisibili correnti. 11 dicembre 1988