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Post n°34 pubblicato il 27 Marzo 2009 da rivistalastampaspor
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Lippi, niente pretattica
I titolari non cambiano

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Gli azzurri si sono allenati stamattina prima del trasferimento a Podgorica, in Montenegro. Seduta breve con partitella finale: provato ancora il tridente Quagliarella-Iaquinta-Di Natale supportato dal centrocampo Palombo-Pirlo-De Rossi
Iaquinta al lavoro sotto gli occhi di Lippi. Ap
Iaquinta al lavoro sotto gli occhi di Lippi. Ap
COVERCIANO (Firenze), 27 marzo 2009 - Una mattinata uggiosa. Nella quiete di Coverciano, sotto un cielo grigio e con una temperatura tutt'altro che primaverile. E’ qui che la Nazionale ha effettuato l’ultimo allenamento italiano con vista Montenegro. La partenza è prevista nel pomeriggio alle 17.30 da Pisa, con volo charter per Podgorica. Domani sera c’è in programma la sfida con i padroni di casa, un passettino importante da fare nel cammino verso Sud Africa 2010.
LA SEDUTA - Trasferta insidiosa, da non sbagliare. L’Irlanda del Trap, che con cui siamo in vetta a braccetto nel nostro girone, a casa di Vucinic (squalificato) e compagni ha pareggiato. E quindi, anche se l’atmosfera è distesa, c’è grande concentrazione. I cartelloni a bordo campo ricordano che siamo campioni del mondo in carica, per la quarta volta. Meglio tenerselo a mente, in un momento che altrimenti non indurrebbe all’ottimismo, visti i risultati delle italiane nelle coppe europee e il raro passo falso della Nazionale di Lippi nell’ultima uscita, l’amichevole di lusso con il Brasile, che ha interrotto una serie positiva da record. Azzurri in campo dalle 10.30. Stanno tutti bene, spiega il dottor Castellacci: nessun acciaccato, toccando ferro. Spiccano le scarpe gialle di Montolivo, Zambrotta e Cannavaro e la maschera evita guai di Chiellini, che protegge il naso operato di recente del difensore della Juventus. Tanto pallone, si lavora sull’agilità, poi il trasferimento per 10’ nell’altro campetto di Coverciano. Qualche allungo. Poca roba.
SCHIERAMENTO - Quindi partitella a campo ridotto. Prove di schemi. E pettorine distribuite. Lippi non sembra intenzionato a fare pretattica: i presunti titolari sono quelli provati da martedì. E quindi Buffon tra i pali, linea a 4 difensiva composta da destra da Zambrotta-Cannavaro-Chiellini-Grosso, centrocampo a tre con Palombo, Pirlo e De Rossi, con il milanista che potrebbe giocare un passo davanti ai compagni di reparto, e trasformare il modulo da 4-3-3 in 4-2-3-1. E poi tridente d’attacco con Iaquinta punta centrale affiancato da Quagliarella e Di Natale. Con Iaquinta e Quagliarella pronti a scambiarsi i ruoli a partita in corso. Alle 11.50 si chiude la seduta. Restano in campo per qualche ulteriore minuto a provare le punizioni De Rossi, Di Natale, Grosso, Palombo e Rossi.
dal nostro inviato Riccardo Pratesi

 
 
 
 
 

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Post n°32 pubblicato il 27 Marzo 2009 da rivistalastampaspor
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Post n°31 pubblicato il 27 Marzo 2009 da rivistalastampaspor
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Post n°30 pubblicato il 27 Marzo 2009 da rivistalastampaspor
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Briatore non le manda a dire
Tre team fanno i furbetti

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Il responsabile della Renault un po' polemico: "Alcuni hanno il diffusore fatto in un modo vietato ad altri. Noi ci siamo, Alonso è contento della macchina". Punzecchiata a Brawn: "Tempi a sensazione per attirare sponsor"
Flavio Briatore, team principal della Renault. Lapresse
Flavio Briatore, team principal della Renault. Lapresse
MONTMELO’ (Spagna), 11 marzo 2009 - "Perché sono venuto a queste prove? Per prendere il sole!". Flavio Briatore compare ai muretto della Renault in una giornata di cielo imbronciato ma non perde la voglia di scherzare. E quando occorre anche di togliersi qualche sassolino dalle scarpe come quando velatamente mette alla berlina la novella scuderia di Ross Brawn rea secondo lui di fare tempi a sensazione solo per strappare qualche sponsor. Si fa invece, serio e duro quando punta l’indice accusatore contro Toyota e Williams (senza però nominarle apertamente) per il loro diffusore che considera non conforme allo spirito del regolamento. Ma la chiaccherata inizia dal calcio, passione e business per il manager piemontese.
Briatore come giudica la partita della Juve di ieri sera?
"Ha giocato alla grande, ma il Chelsea è stato più forte. Non c’era per la verità una grandissima differenza tra le due squadre. Peccato per l’espulsione di Chiellini, ma diamo merito alla Juve che ha fatto un grandissimo incontro".
Come mai è venuto a questi test?
"Volevo verificare di persona la nostra posizione, d’altro canto di test ne faremo pochi per cui è una delle ultime possibilità".
Come sta andando la Renault?
"Stiamo facendo un buon lavoro, non bisogna farsi ingannare da certi tempi, siamo costanti. Se non hai sponsor sulla macchina, allora puoi venire qui per fare tempi eclatanti, altrimenti ti concentri sulla preparazione della macchina".
È vero che recentemente ha detto: "Prima Alonso vinca un titolo con noi, poi lo lascio andare alla Ferrari"?
"Non voglio più nemmeno parlare di Ferrari, perché non è nemmeno giusto nei confronti non solo di Alonso ma pure di Massa e Raikkonen. Non voglio cominciare un altro anno così, non ha alcun senso. Fernando è con noi punto e basta".
Ma questa macchina è da titolo?
"Io credo che abbiamo lavorato bene, siamo contenti della macchina e del kers. Siamo contenti dello sviluppo che abbiamo fatto e abbiamo ancora un test importante a Jerez (la settimana prossima; n.d.r). Fernando è contento, per cui siamo lì. Quest’anno sarà dura perché prevedo cinque o sei team nel giro di pochi decimi ma Fernando ha tutte le doti per poter far bene".
Già qualche pilota sostiene che non è che con le nuove regole si superi più facilmente.
"Ma molto dipende anche dalla loro volontà, a volte non capisci perché non ci provino".
Ferrari e McLaren gli avversari più pericolosi?
"Mah io vedo anche la Toyota molto forte, la ex Honda mi sembra un po’ così anche se poi magari è tutto vero quello che fanno vedere. Noi e Ferrari siamo lì sullo stesso piano... ma non è neppure giusto che in Australia ci siano macchine con il kers e altre senza. La F.1 dovrebbe avere delle regole uguali per tutti. Non è neppure giusto che certi diffusori siano fatti in un certo modo e altri in un altro, perché non trovo corretto che ognuno abbia il suo regolamento. Per cui andremo in Australia con macchine che hanno il kers e altre che non l’hanno e già questo è difficile farlo capire alla gente. Pare che ci siano due regolamenti: quelli che permettono a qualche scuderia di avere il diffusore fatto in un certo modo che ad altri è stato vietato perché considerato illegale. Non è quello che ci aspettiamo. Vogliamo delle regole, bianche o nere uguali per tutti. Qui sembra che ci sono delle regole e poi ognuno se ne appropria e questo non è logico. Per noi non sono corretti nel rispetto del principio del regolamento".
Farete una protesta ufficiale come Renault?
"Adesso vediamo, mi spiace perché non è rispettato lo spirito del regolamento da parte di tre team. Non vorrei che finisse come con il motore congelato che noi abbiamo rispettato e ci siamo trovati con 50 cavalli meno degli altri. Qui è la stessa storia".
dal nostro inviato
Andrea Cremonesi

 
 
 

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