l'ennesimo blog

Come dice il maremmano: "Chi va a Roma perde la poltrona"


E' fatta. Ho firmato.Sono "contrattata apprendistatista"... per quattro lunghi, capitalini, anni.Diciamo che le due notti antecedenti al primo giorno del corso ho perso (altre) tre diottrie nel cercare di localizzare tutti i comuni del molisano e del basso Abruzzo, andando a scovare su gug'l maps tutti i paesini al di sotto delle cinquemila anime, bestie incluse.Amicici, la paura era tanta, passare dalla città dei 'avalli a quella delle gallinacce da brodo mi inquietava un po'. L'idea di tornare ad essere indicata come "la nipot' de lu mulinar" mi ha tolto l'appetito (ma quando mai! neanche un attentato guidato dai dietologi di tutto il mondo, alla sede centrale della Lindt, per quanto disastroso evento, sconvolgente per la mia fragile psiche, potrebbe farmi passare la voglia di mangiare).Lo spauracchio del ri-affrontare la vita gomito a gomito con quell'invadentissima donna che mi ha generata mi ha fatto quasi dimenticare che avrei potuto ri-provare le gioie del stare seduta due ore a cena a tracannare le sue succulentissime vivande (ah! santa donna...).Ma soprattutto, più di tutto, non avrei retto ancora una volta ai vecchietti del mio paesello che continuano a chiedermi "ma tu, quanna ti spùs?"Capirete, a questo punto, i motivi per i quali, nel momento in cui mi han detto "Signora (???!!!!!!) Suami, lei va a Roma", di fronte a venti sconosciuti compagni di (s)ventura e tre docenti, io abbia cominciato a battere forsennatamente le mani e biascicare incomprensibili parole che avrebbero dovuto esprimere la mia gioia al riguardo.Bene.E' passata poco più di una settimana da quel memorabile momento, e l'euforia è già, come dicono qui, bell' 'e passata.Penso alla mia Supergatta, che non potrò portare subito con me, visto che non la fanno salire sull'autobus.Penso al mio Trottolo, che sta già cercando la via della consolazione presso un'attempata quanto allupata professoressa. Lui dice che si stimano reciprocamente. Io credo che lui sia in cerca di un facile 30-lodevole e lei di un impossibile (spero) sessual-amplesso.Penso alle valigie e al fatto che in due miseri trolley non ci staranno tutti i vestiti e le scarpe (ohi ohi, le mie scarpe...). Estivi, s'intende.Quelli invernali provvederanno i miei amorevolissimi genitori a recapitarmeli presso il domicilio semicapitolino del mio nipotino, che mi ospiterà finché non troverò una casa a meno di duecento metri dal mio posto di lavoro.Eh sì, non ho più voglia di alzarmi alle 6,30 e trascinare per tutto il giorno sul mio viso delle sportine da Conad e occhiaie nere che, addosso a Kate Moss daranno anche quell'effetto tossica-fica, ma addosso a me danno il solo effetto sfigata.Insomma, sarà anche vero che il 10 ottobre (porterà sfiga scrivere questa data? su un blog di Libero, per giunta!) saremo tutti contagiati da chissà qual fantascientifico virus; ma io, almeno, il 18 ho deciso di andare a Roma!