l'ennesimo blog

eppur si muove


"Non ti puoi sbagliare" mi aveva detto Paolo. "Sempre dritta e ci sei"E invece mi sono sbagliata eccome. Allungando la strada di almeno 20 km. Ma fa nulla, c'è il sole e il traffico non è così terribile. Mario corre fluido, sguscia fra le macchine incolonnate e sfugge agli sguardi d'invidia dei faticanti dei giorni di festa, rinchiusi per ore nelle loro arie condizionate (ma a casa utilizzano il detersivo biologico approvato da Greenpeace).E' la musica reggae che già sento in lontananza a fare arrestare la mia solitaria passeggiata su due ruote. Un angolo di spiaggia tutto per me. Beh, tutto si fa per dire visto che arrivano a frotte giovani rasta, giovani punk e giovani ragazzotte in cerca di giovani rasta e giovani punk.Ecco. Giovani. Cosa che io non sono. Tant'e' che mi addormento quasi immediatamente (la sera prima i mohito dell'Angelo Mai avevano decisamente fatto il loro dovere), con Todo Modo inesorabilmente fermo a pagina 37.Nel pomeriggio stessa solfa. Ancora giovani intorno a me. Ma ormai sono ubriachi, nell'attesa di Roy Paci probabilmente, qualcuno forse anche di Vinicio Capossela. Io e la mia età restiamo ferme al banchetto, a vendere maglie che non indosseremmo mai. Ci muoviamo solo quando odiamo in lontananza la soave voce della Divina, ma ecco rimaterializzarsi i corpi appicicaticci maleodoranti e sudati dei giovani. Ciao Carmen, mi dispiace ma questa volta non riesco a urlarti il mio amore, sono troppo distante e troppe voci coprono la mia, impegnata nella fallimentare impresa di raggiungerti.E così,frustrata dalla consapevolezza dell'età oramai raggiunta, ma appagata dal primo sole che mi ha resa rossiccia, torno a casa, defluendo a piedi.