LA TANA DEL COYOTE

CAMMINANDO...


Che giornate queste, giorni che brillano di notte mentre le Stelle stanno a guardare mentre le Stelle sussurrano a Galassie imponenti che delineano forse il mio cammino colorandomi l'anima di speranza e di sorrisi cancellando o modificando ricordi di stanze buie senza cieli veri da respirare, muri per disegnare un grido pasticciando l'anima trovando il mio io nelle mie fantasie  e io in una matita.Scarabocchi per chi non sa leggere e per chi con gli occhi vuole rimanere non vedente, scarabocchi da cancellare in fretta per mostrare una parete pulita e una piccola tasca per nascondere le parole e mostrare gesti da buona educazione.Passi lenti nella mia anima, orme profonde rimaste intatte come il primo piede sulla Luna, passi lenti per ripercorrere la strada della mia vita la stessa si la stessa di cui parlano le Stelle, la stessa che ora ritorna con il suo colore rosso a soffiare via polvere nera che non mi appartiene. La stessa che mi ha coperto pupille e ciglia ma che grazie a lacrime sapienti ogni volta veniva lavata via per ricondurmi sul mio sentiero, si il MIO sentiero...MIO...IO...io...e un eco si accende e risuona nel mio cuore danzando anima e capelli, cantando ancora a bassa voce la nenia del risveglio e parla di un aurora che da molto attende nei suoi toni piu' belli pettinandosi l'aura e sciogliendo la sua tenerezza per un cielo nuovo per un volo di rondine nuovo per mani che accarezzano sapienti prati di fiori aperti e il sorriso quel sorriso che sepolto per molto tempo ritorna su gote che accettano il sole e vento di cicale e vento di ali di aquila e falchi insieme.Mi tocco le mani per toccarmi dentro e ancora non oso e ancora piango e ancora grido ma quella piuma rossa batte insieme al mio vero cuore e i miei piedi battono sul sentiero che porta al centro della Ruota di Medicina e nel frattempo le stelle mentre stanno a guardare cantano a Galassie meravigliose e le stesse avvolgendo la Terra chiedono al Vento di portare la piuma rossa all'orizzonte e dall'orizzonte alle mie mani e sfiorandomi e riconoscendomi i piedi abbraccio cio' che sono...E tu Vecchio Uomo di Medicina sorridi mentre io...io...IO ritorno a me stessa!piumarossa70