latripladea

FRECCE TRICOLORI DREAM MEN: Ma quanto siete belli?


Vi vedo sfrecciare nell’azzurro del cielo con evoluzioni di figure geometriche di una perfezione che sfida le leggi della fisica. Lo spettacolo è unico. Chissà che esseri perfetti! La vostra precisione, la concentrazione, tutte le doti che vi rendono i migliori al mondo, saranno certamente racchiuse in bellissimi contenitori, in corpi statuari da “Top gun”. Tutti fighi come Tom Cruise, non quello vero ma quello che vediamo sul grande schermo, che pare alto e con un fisico più prestante del reale. Quel Tom Cruise col sorriso e lo sguardo sempre tesi nella sua espressione migliore, magari ritoccata a computer ed esaltata da un gioco di luci e ombre. Non riuscirei ad immaginarmelo nemmeno per idea con le borse sotto gli occhi e l’alito cattivo per i postumi di una cena pesante. Questi straordinari acrobati dei cieli devono essere, per forza di cose, perfetti come gli dei. Nei timpani della mia fantasia odo la canzone della Nannini “Bello e impossibile…E così una collega ci racconta che i piloti erano alloggiati nel tale hotel e l’amicadell’amica che lavora proprio là li ha visti. Tutti bellissimi, tutti alti 185, tutti con spalle larghe. Per le loro caratteristiche fisiche perfette, sembrano cloni. A quelle parole noi donnine con l’inclinazione a fantasticare, ci stiamo già organizzando per recarci nel luogo dove alloggeranno per la prossima manifestazione. Dobbiamo vedere tutto quel ben di Dio, ci accontenteremo anche solo di una frazione di secondo
per farci una scorpacciata di fisici che ci basterà per i prossimi diecimila sogni ad occhi aperti.Poi, non so come, una streghetta, mi porta una brochure degli adoni di cui sopra. Sono disposti ordinatamente su due file nelle loro tute azzurre….ma….ma…MA...non mi sembrano tutti della stessa altezza!…qualcuno è vistosamente più basso, direi addirittura di 20 cm rispetto ai più alti. Sono confusa e ho bisogno della calcolatrice…se il più alto è 185 il più basso potrebbe essere 165. Poi c’è il magrolino, lo spalluto, il calvo, lo stempiato….e poi e poi… ragionando bene, se fossero altissimi, come farebbero ad infilarsi nelle strette cabine dei caccia? Non per niente si chiamano pony 1 pony 2 ecc. Per giunta i loro volti sono dei più normali.Che scema, se fossero stati come i California Dream Men probabilmente qualcuno di loro avrebbe intrapreso la più facile carriera dello spogliarellista anziché faticare tanto negli studi no?Mi rendo conto che sono stata vittima di un incantesimo, il mondo delle idee ha preso ancora il sopravvento sulla realtà. Voglio liberare le mie simili dal sortilegio e incoraggiarle a tornare alla concretezza, così annuncio che ho la fotografia dei figoni. I loro occhi cominciano a scintillare,
le gole deglutiscono, le labbra contraendosi diventano sporgenti, le fronti si allargano, alcune fanno scivolare inconsapevolmente le mani sul collo e sul petto, qualcuna emette flautati grugniti estatici,
altre pestano impazientemente i piedi, alcune incrociano fantozzianamente gli occhi, a qualcuna va di traverso la saliva diventando cianotica.. ..Al mio via, prendono d’assalto la brochure inciampando nei fili dei computer e sbattendo contro le cassettiere. Poi la sorpresa ….l’immagine non è all’altezza della chimerica aspettativa…le bocche spalancate pronte a gridare
…ooohhhh!  faticano a richiudersi, le fronti si rifiutano di corrugarsi….SILENZIO ….Non si vuole ammettere di aver immaginano l’inimmaginabile, non si vuole riconoscere di essere state così stupide. Ci lasciamo sempre fregare dai nostri film mentali. Così qualcuna cerca disperatamente di sviluppare le diottrie della fantasia e dice: “beh, in questa foto non saranno riusciti bene!”
Ma ti pare, dico io che 12 su 12 non siano fotogenici? Guardali bene cavolo! E lei ribatte:”insomma, lasciami la mia fantasia, è bello credere che siano fighi no? La più disillusa invece dice:”mi sembrano operai della Fiat!”
Scusate figli di Icaro se vi ho tirato in ballo per ironizzare sulla tendenza umana a cullarsi nelle fantasie, sul bisogno di alterare la realtà a proprio piacimento e sull’incapacità di amare le cose per quello che sono. Per me siete tutti strafighi e vi ringrazio per le emozioni che mi regalate volteggiando come sparvieri nel cielo.