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L'inquisizione nel basso Garda durante la Repubblica di Venezia


Care colleghe,venerdì scorso, invece di andare in discoteca o al bar come tutte le normali fanciulle della nostra età, abbiamo deciso di recarci ad una conferenza il cui argomento ci interessava da vicino. Siamo convinte che se fossimo vissute nel medioevo noi del nostro gruppetto ci avrebbero già messe al rogo da mo'
, quindi per onorare le nostre compagne sacrificate abbiamo deciso di dedicare un venerdì sera alla loro memoria.Il ritrovamento casuale da parte del Professor Guido Berveglieri (studioso di storia del Cinquecento) di alcune carte d'archivio finora sconosciute, rappresenta l'occasione per ricostruire, attraverso un romanzo storico, un pezzo di storia veneziana del Cinquecento, nel quale si svelano rapporti segreti avvenuti tra la Serenissima e l'Imperatore Carlo V, destinati a cambiare l'assetto politico dell'Italia fino alla pace di Cateau-Cambresis. Un'appassionante indagine sull'eresia, sul potere, sulla vita politica nella Venezia cinquecentesca ricostruito in modo vivido e avvincente.Il Professor Roberto Berveglieri ha illustrato bene la sua ultima fatica  e ci ha offerto spunti per approfondire l'argomento. Ci prefiggiamo anche di leggere il suo libro, dal quale è già stata tratta una pièce teatrale e, dicono, in futuro si farà pure un film. Se succederà noi potremo dire di aver conosciuto personalemnte l'aurore del romanzo!http://www.tecnologos.it/edizioni/pubblicazione.asp?ID=44Peccato che cultura e bellezza non vadano mai a braccetto, avremmo potuto prendere la palla al balzo e conoscere anche qualche uomo interessante, ma...ancora non ce lo spieghiamo, i belli e le belle non sono minimamente interessati alla cultura. Perchè solo i ciospi si buttano nelle braccia della conoscenza? Insomma erano tutti vecchiotti e sottotono anche se con un bagaglio culturale notevole...ma insomma una via di mezzo no??? Ci sipiegate per quale motivo la cultura è sempre legata a persone esteriormente poco appariscenti per non dire bruttarelle? Sembra che l'essere belli vada sempre a braccetto con la frivolezza ma curare il fisico comporta spesso sacrifici e sforzi maggiori rispetto a quelli che servono per curare il cervello, perchè allora non si nutre anche quello? La ragione dimora forse nel fatto che nella nostra cultura questo povero cervellino non appare abbastanza per essere tenuto in considerazione?
La redazione della tripladea