Premessa: tutte le mie amiche più care sono delle magrone che superano il metro e settantacinque e io che al metro e settantacinque ci arrivo a malapena e porto la taglia 46 soffro della sindrome del grasso nanerottolo. Devo dire che non mi sottopongo a sacrifici disumani quali ferree diete o sedute di sport estenuanti per cambiare la mia situazione, in fondo mi piaccio così come sono, quasi sempre…. Dopo le ferie fly and drive in Scozia e in Irlanda con Artemisia (da me soprannominata wonderwoman per il fatto che, dopo interminabili giornate trascorse in viaggio, lei in camera faceva ginnastica per mantersi tonica mentre io la osservavo da sdraiata sorseggiando te e sgranocchiando biscotti) ho deciso anch’io di intraprendere seriamente un’attività fisica; dopo aver letto la sua cronaca sul corso dei glutei sodi http://blog.libero.it/latripladea/1825730.html però avevo già accantonato l’idea, terrorizzata al pensiero di trovarmi in un gruppo di figone segretarie ventenni che fanno a gara per il perizoma più ridotto. Ieri sera invece ho preso il coraggio a quattro mani e ho accettato l’invito di un’altra mia amica (sempre magrona pure lei, ma un po’ più bassina di me e molto meno segaiola mentale) e sono andata in piscina a fare idrobike. Questo ennesimo nuovo sport mi stuzzicava: in acqua mi sentirò certo più leggera e forse non schiatterò di fatica come quando faccio le mie arrampicate in montagna inseguendo la falcata di Artemisia-Valchiria-wonderwoman, alla ricerca di erbe taumaturgiche!
La rivincita della donna normale
Premessa: tutte le mie amiche più care sono delle magrone che superano il metro e settantacinque e io che al metro e settantacinque ci arrivo a malapena e porto la taglia 46 soffro della sindrome del grasso nanerottolo. Devo dire che non mi sottopongo a sacrifici disumani quali ferree diete o sedute di sport estenuanti per cambiare la mia situazione, in fondo mi piaccio così come sono, quasi sempre…. Dopo le ferie fly and drive in Scozia e in Irlanda con Artemisia (da me soprannominata wonderwoman per il fatto che, dopo interminabili giornate trascorse in viaggio, lei in camera faceva ginnastica per mantersi tonica mentre io la osservavo da sdraiata sorseggiando te e sgranocchiando biscotti) ho deciso anch’io di intraprendere seriamente un’attività fisica; dopo aver letto la sua cronaca sul corso dei glutei sodi http://blog.libero.it/latripladea/1825730.html però avevo già accantonato l’idea, terrorizzata al pensiero di trovarmi in un gruppo di figone segretarie ventenni che fanno a gara per il perizoma più ridotto. Ieri sera invece ho preso il coraggio a quattro mani e ho accettato l’invito di un’altra mia amica (sempre magrona pure lei, ma un po’ più bassina di me e molto meno segaiola mentale) e sono andata in piscina a fare idrobike. Questo ennesimo nuovo sport mi stuzzicava: in acqua mi sentirò certo più leggera e forse non schiatterò di fatica come quando faccio le mie arrampicate in montagna inseguendo la falcata di Artemisia-Valchiria-wonderwoman, alla ricerca di erbe taumaturgiche!
