Dopo aver avuto un vivace scambio di opinioni con Circe, animato alla stregua del peggiore programma di reality durante il quale è volata pure qualche ramazzata sulla capoccia, (...così dobbiamo pure portare le scope in carrozzeria a far revisionare, sigh) sono giunta alla seguente considerazione:devo prendere sul serio le sorti della mia autostima. Voglio capire perché una donna piacente e intelligente si veda a volte come la peggiore delle streghe e impegni così tante energie nell’intento di sentirsi adeguata in ogni situazione procurandosi ansie e stress. Tra l’altro sono un’estimatrice di Proust, che ha scritto ,a mio parere, la più bella frase sulle donne. “Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia”, allora perché non valorizzo le mie qualità invece di vedere solo le mie debolezze???Rifletto e concludo che le belle donne non hanno vita facile perché sono continuamente osservate e molti non fanno che aspettare un passo falso per poter fare commérage. E non venite a dirmi che bisogna fregarsene di quello che pensa la gente, lo so bene, ma le donne belle sono sottoposte a maggiore pressione rispetto alle normali. Non ci credete? Allora leggete questo proverbio attinto da una delle migliori fonti della saggezza popolare, i nostri nonni stregoni.Se la fòmna l’è ‘na belèssa, tòt quant èl mond èl sé interèssa.(Quando la donna è bella, tutto il mondo si interessa)E’ pesante sta faccenda! Alle donne belle si richiede che non abbiano un filo di cellulite, capelli sempre in ordine e setosi, labbra carnose, seno adeguato e via discorrendo.... Ricordo un fidanzato (anzi due) che notarono qualche smagliatura sulle cosce e mi chiesero se non si poteva fare "proprio" niente. Un giorno, vedendomi senza trucco, un altro mi chiese perché non avessi le ciglia folte. “Sai, la mia mamma mi ha fatta così…” Un altro ancora mi aveva fatto notare che avevo i gomiti con la pelle ruvida (ma va?). C’è una lista infinita di questi commenti gratuiti e il paradosso è che più l’uomo è ciospo e più te lo fa notare. Forse perché è terrorizzato dall’idea della bruttezza ed è più facile riconoscerla negli altri che in se stessi.Ma perché tanta insicurezza? Devo riesaminare il mio passato, la mia infanzia. Sì, ci sono stati alcuni problemi ma tutti ne hanno avuti no? Che derivi da qualche shock subito in vite precedenti? Questa è un’idea curiosa, vorrei sottopormi ad una seduta di ipnosi regressiva. Chissà quanto mi costerà?…ho sentito parlare di un tal mago che la pratica a poco prezzo. Prenderò un appuntamento. Artemisia
