latripladea

Compagne di pancia


Erano gli anni bui del bigottismo paesano
quando la mia amica Melusinia per un errore del lui di turno (un po’ sposato) divenne ….un’adorabile “single incinta”.Essendo molto religiosa decise di prendersi tutta la responsabilità del caso e di allevare da sola la creatura in arrivo. Quando prendi una risoluzione del genere sei ancora in quella fase in cui non comprendi le conseguenze e non sai ancora cosa ti aspetta…finché riesci ad indossare i jeans, lo dici a chi ti va e se ti va. Quando la pancia cresce, ti accorgi che non ti riesce facile dirlo alla gente del paesello, non gradisci troppe domande e così limiti i contatti umani….eviti le situazioni che turbano la tua tranquillità mentale…. la mente non va di pari passo col pancione….quest’ultimo cresce fin troppo in fretta. Si fa presto a dire “fregatene della gente” ma una ragazza madre dieci anni fa suscitava un certo scalpore, soprattutto se la streghetta in questione cantava nel coro della chiesa. E quando incontri i simpaticoni che ti dicono “ooooh, ma sei incintaaaa! Non sapevo che ti fossi sposataaaa…per la verità non sapevo nemmeno che avessi un fidanzatoooo…hai fatto presto eh?!?” Tu che rispondi? “…sai il padre non c’è…non si è preso la sua responsabilità…sta pensandoci…” Dieci anni fa in provincia equivaleva a dire “SONO STATA UN PO’ TROIA ULTIMAMENTE!” Che bello, come ci si sente bene.
Un giorno la chiamo per salutarla e lei fatica ad esprimersi. La consiglio di non tenersi dentro le cose, di parlane apertamente per non correre il rischio di “sodomizzare” e cadere in depressione. Ride alla battuta…. si lamenta perché è da due mesi che non esce…. ritiene di essere impresentabile col pancione. Mi intenerisce e mi fa tristezza e così…indosso l’abito di SuperArtemisia e mi lancio a soccorrerla!
Compero subito due biglietti per il teatro e le dico: “tieniti libera per sabato sera!” come se la poverella avesse l’agenda piena di impegni “andiamo a vedere il fu Mattia Bazar”. Lei non è convinta ma le dico che non sarà la sola in quelle condizioni. Melusinia non capisce bene le mie intenzioni ma non so come, riesco a convincerla, forse perché il teatro è fuori provincia.Arriva la serata dello spettacolo. Indosso un vestitino leggero lungo (è estate e sono di moda i finti pre-maman) mi metto la pancera e ci infilo sotto un cuscino. Una bella stregoneria! Perfetta! Sono diventata una donna incinta di 8 mesi! Mi guardo allo speccio,
sono proprio convincente. Passo a prenderla, scendo dall’auto (usando la scopa rischio di sbilanciarmi troppo, in due poi!) e quasi le faccio rompere le acque dalle risate. Ma non mi dice di togliermi il cuscino…probabilmente è rassicurata dalla mia pancia…..(azzo…e io che speravo di cavarmela con quella breve comparsa).  Così arriviamo a teatro, fingo di sostenermi la schiena con una mano, considerando l’enorme pancione, e la gente ci fa passare avanti per renderci meno faticosa l’attesa. Ridiamo e ci gustiamo lo spettacolo. All’uscita….incontriamo una paesana di nostra conoscenza….”ma…. Melusinia….ma ARTEMISIA….siete tutte e due INCINTEEEE!” “ditemi, raccontate…” e così ridendo e scherzando le raccontiamo che siamo andate alla banca del seme perché non siamo mica delle troglodite NOI, non aspettiamo il principe azzurro per fare certe cose….le streghe sono emancipate! Cosa non si fa a volte per stare vicine alle amiche....Artemisia