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Artemisia alla convention parte II


Sottotitolo: coglioni di mulo
Alla convention si è ritrovata la delegazione dei più importanti maghi d’Europa al completo. Alcuni sfoggiano scope stupende nuove di zecca  con navigatore satellitare personalizzato. Osservando il parco scope mi sovviene il ricordo dei proverbi del mio amato nonno, il più calzante è: “ i coiò dei cà e i solc dèi puaretc iè i prim che se èt”. Questi antichi aforismi sono meglio della saggezza zen, forniscono sempre le risposte più azzeccate ai miei perché.Si accende il falò e nel mezzo della conferenza un apprendista stregone di cui non ricordo il nome, prende la parola ed espone una teoria impopolare del tipo: “Madre Teresa di Calcutta non era una santa bensì un’imbrogliona perché dando ai poveri i suoi santini comperava le loro anime. Elargendo aiuto le dirottava e indottrinava verso la religione cristiana. Vi pare corretto?! Alla stregua dello stato americano che recluta giovani soldati tra i quartieri più poveri. Ovvio che pur di avere uno stipendio e un’apparente dignità si battono per la “patria” o meglio per gli scopi, a noi sconosciuti, dei governi!!!”. Aggiunge poi che preferisce stare dalla parte di Hitler piuttosto che di Madre Teresa di Calcutta perché è facile dire che quest’ultima è una santa… al contrario, ci vuole coraggio a dichiarare di avere ammirazione per Hitler  essendo lo stesso indifendibile. Tutti sbiancano, c’è un silenzio innaturale…
anche il falò si spegne...  Fortunatamente Il grande Merlino interviene come moderatore e ci spiega che si tratta semplicemente di una metafora (un po’ massiccia e spietata) per spiegare che alle volte appoggiare un’opinione impopolare è indice di capacità critica. Un invito insomma a non assecondare le opinioni più scontate e a togliersi qualche volta dal gregge per non uccidere la nostra fantasia e originalità. Certo che per scuotere le menti a volte servono esempi un po’ brutali. Per acquisire nuovi poteri occorre eliminare le barriere della mente, generate principalmente dai luoghi comuni e dai preconcetti. E’ necessario vedere le cose da più angolazioni e non limitarsi a dire “questo è bene e questo è male” perché ce lo ripetono sempre gli altri. Non siamo qua ad occuparci di politica o di religione, ma le menti aperte e libere dai pregiudizi sanno attingere parodie ed esempi utili da qualsiasi fatto o concetto, essendo ogni cosa specchio e metafora di un’altra.  Per noi stregoni occorre mettere tutto in discussione per poter elaborare le nostre personali teorie o rischieremmo di trasformarci in semplici replicanti. Il mondo ha bisogno di formule nuove per evolversi.  Vabbè, mi fumano le meningi, me ne vado a dormire.
L’indomani prima di tornare alla base passo a comperare qualche prodotto tipico: cavallucci alla noce, un ottimo pecorino, un salame al tartufo e i coglioni di mulo….non so se questi ultimi saranno buoni, ma sono stata attirata dalla denominazione e dalla forma….onore alle massime del nonno! Voglio vedere se conoscete i prodotti tipici italiani e lancio un questito: dove mi trovavo se ho comprato queste specialità??? Artemisia