latripladea

Per Natale vorrei...l'energia alternativa


Internet pullula di siti dedicati al biogas e fonti di energia rinnovabili con info di ogni tipo: numeri di telefono, calendari per conferenze, costi, finanziamenti, progetti con tanto di disegni facili facili. Persino io che mi dedico alle pozioni sto pensando di costruirmene uno.In realtà nessuno parla degli intoppi burocratici che si incontrano e scoraggiano i più. Se si tratta di un business lo stato mica lo lascia fare a chicchessia! Sarà che non mi accorgo di quelli che ci sono riusciti, sarà che incontro solo chi si è arreso, sarà il mio bias di conferma che mi induce a soffermarmi solo sulle notizie che convalidano l’idea ben radicata nella mia mente di come ci siano imbrogli ovunque. se i Governi volessero veramente convertirsi all’energia verde, lo avrebbero fatto da tempo ormai perché la ricerca e la tecnologia sono avanzate. Vedi per esempio post nr. 6 che parla di “Eolo”    http://blog.libero.it/latripladea/1649918.htmlTutta sta burocrazia va eliminata affinché un numero sempre più ampio di persone sia stimolato ad adoperarsi per la salvaguardia dell’ambiente. E’ un esempio lo so e questo è un argomento troppo tecnico per una strega, ma mi sta a cuore.Al circolo delle streghe Brianzolo la scorsa settimana  si parlava dei problemi che ci sono in Brianza relativi al traffico. Dovrebbero costruire il metrò ma il progetto non parte. Per percorrere 15 km ci si impiega un’ora e la gente lavorando 15 ore al dì non ha tempo di protestare, di interessarsi ai problemi del Comune, di verificare se le amministrazioni fanno il loro dovere o meno. Con il teatrino del voto ci fanno credere che possiamo decidere, ma quelli mica si fanno congedare da noi perché votiamo “A” o “B”. E così andiamo avanti  sempre più lenti e nervosi tra code e traffico. Non si sa nemmeno a chi rivolgere i reclami perché la burocrazia è quella cosa che quando sbagli ti punta il dito ma tu non sai a chi puntarlo per far valere un tuo diritto. A chiunque ti rivolga la risposta è sempre la stessa: “NON DIPENDE DA ME”. Ma da chi dipende allora? Voglio un nome di una persona, di un responsabile….non esiste, non c’è un nome, caso mai ti indirizzano ad un’istituzione diversa ma non ad una persona. Vorrei che ognuno di noi rinunciasse per un’ora la settimana alla propria attività di consumista (shopping, giornali di moda, estetista, locali alla moda o tante altre cose che distraggono dall’essenziale) e protestasse, si facesse sentire anche per una semplice buca da riparare sulla strada che percorre al mattino, perché chi opera nelle amministrazioni pubbliche è nostro dipendente, lo retribuiamo con le tasse che puntualmente paghiamo, e i servizi che riceviamo sono insufficienti. Vorrei che per un’ora la settimana la gente aprisse gli occhi e si guardasse intorno senza lasciarsi programmare dalla tv, vorrei che si cominciasse a sbirciare fuori da “matrix”.Artemisia