latripladea

Intimissimi...


Oggi ho fatto ordine nei cassetti:parevano gigantesche ciotole di insalata mista. Babbucce calde di lana (che indosso per riscaldarmi quando i miei amanti si defilano), mescolate ad arrapanti autoreggenti. Reggiseni ginnici e sottovesti trasparenti. Fazzoletti per asciugare le lacrime dei tradimenti patiti e perizoma ridottissimi. Sì, qualche volta mi piace vestirmi in modo provocante perché mi diverto ad alzare lo sguardo, per tipica civetteria femminile, e regalarmi un immediata e illusoria soddisfazione. Sarà forse colpa di quel periodo in cui lavoravo in discoteca dove la competizione tra le ragazze dello staff era agguerrita: più ridotti erano i costumi e più successi personali si riportavano. Così ogni volta che mi riprometto di fare spazio, fatico a liberarmi di quelle cose che sono in fondo al cassetto: striscioline di seta, di pizzi, top, cinturoni, minigonne e shorts (più che shorts mi sembrano slip).Bah, passiamo al reparto camicie da notte. Oh, cavolo, non ne ho! E’ vero, non le uso mai, ho solo due tute felpate per l’inverno (quando nessun uomo mi vuole scaldare) e ridotte sottovesti trasparenti. Non ho mezze misure insomma o dormo in tuta o completamente nuda. Ho voglia di comperarmi qualcosa di nuovo e così penso alle fantasie degli intimi Just Cavalli che ho intravisto l’altro giorno nelle vetrine….poi mi si gela il sangue…nella mia testa tuonano le sagge parole della nonna…”una brava donna nei cassetti deve avere almeno due camicie da notte, due fanelle (magliette intime) e due paia di mutande in buono stato oltre ad un paio di ciabatte da camera in stoffa …non si sa mai…se c’è da andare all’ospedale!?!”
Ovvio che ai tempi l’intimo colorato non era contemplato quindi il tutto doveva essere rigorosamente bianco. In effetti se dovessi andare improvvisamente all’ospedale che figura ci farei con un perizoma di pelle nera?D’accordo nonna, oltre a Cavalli domani mi compero due paia di sloggi. Artemisia