latripladea

Ode alle colleghe


Durante questa meritata vacanza mi sono ritrovata spesso a pensare alle mie care colleghe e a quanto sia loro affezionata. Possibile che in una società dove non c’è posto per il buonismo alla libro “Cuore” e la parola MOBBING è la più usata nei luoghi di lavoro, solo nel nostro lavoro esista  un così alto numero di colleghi che si stimano a vicenda e fanno gurppo invece di pugnalarsi alle spalle?Lo ammetto alcuni casi di colleghe figlie  di @@@ le ho trovate anch’io, ma in vent’anni di carriera non riempiono nemmeno le dita di una mano.Così ho deciso di dedicare un post alle MIE colleghe….“accompagnatrice turistica e hostess congressuale” quante volte mi sono dovuta adoperare per spiegare che noi non facciamo né le escort di lusso né le prostitute di alto bordo, ma siamo piuttosto quelle figure che si muovono sullo sfondo dei grandi eventi o dei viaggi e controllano tutto anche se sembra che non facciano nulla. Niente a che spartire con le ragazze immagine, che invece sono quelle cavallone che si vedono sempre nelle fiere vicino a qualche auto di lusso da pubblicizzare o nei grand prix a tenere l’ombrello sulla zucca dei piloti prima della partenza (loro di solito sono mooolto più appariscenti).Questa professione mi ha dato tanto (tranne che economicamente) mi ha preso quasi tutto (giovinezza, affetti, vita regolare) ma mi ha fatto conoscere il mondo e tante persone interessantissime (tra le quali NON annovero i clienti). E’ un lavoro che crea dipendenza e contemporaneamente assuefazione (frase tipo tra accompagnatrici…la settimana a scorsa a Parigi mi è toccato andare al Lidò per l’ennesima volta, sempre lo stesso spettacolo, che noia) ma in ogni parte del mondo incontri qualcuno che conosce sicuramente qualcuno che conosci anche tu e così chiedi notizie dell’amico che non vedi da anni…è una catena bellissima, non ti senti mai solo.Le ore di lavoro non si contano, sei H24….e lavori dove e quando gli altri sono in vacanza ma…la forza delle colleghe ti aiuta a superare anche la stanchezza e i problemi da risolvere (ce ne sono sempre). Noi siamo quelle che “devon mettere i toppini” (cito una carissima collega viareggina che intercalava così)  agli errori degli altri che stanno dietro ad una scrivania e dobbiamo farlo sempre con un sorriso anche se dentro stiamo maledicendo chi se lo merita.Care colleghe, grazie per essere state presenti anche durante la nostra ultima fatica, dove tutte abbiamo perso la sensibilità degli alluci a forza di stare in piedi sui tacchi e correre qua e là, vorrei ringraziarvi tutte, anche quelle che ancora non conosco, perché so che sarà bello quando ci conosceremo e lavoreremo insieme….alla prossima!Circe  P.S.   E voi come siete messi con i vostri colleghi???