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Luglio: mese di alpeggi e formaggi


Questo post che parla di natura ed erbe lo dedichiamo alla cara Artemisia, amante dei prodotti genuini in memoria di quello splendido spuntino in terra celtica  a base di formaggio e  marmellata di lamponi….Felice estate cara….a proposito a quando il tuo racconto d’estate?
LatripladeaTra i più originali e preziosi doni che ci regala la natura non possiamo dimenticare il latte e tutto ciò che ne deriva dalla sua lavorazione. Gran parte del merito è da attribuire proprio alla qualità delle erbe che ricoprono l’89% dei nostri terreni agricoli, la nostra miniera verde. Migliaia di mucche golose brucano l’erba fresca degli alpeggi nei mesi estivi e il prelibato fieno in inverno producendo ogni giorno un bianco torrente di latte: una parte verrà imbottigliato e una parte trasformato in prodotti derivati.L'uomo primitivo si pose di fronte alla necessità di poter utilizzare il più a lungo possibile le capacità nutritive di questo alimento. Un po' l'ingegno un po' la casualità consentirono di conseguire questo obiettivo giungendo alla scoperta della cagliata e quindi del formaggio, la cui vera origine si perde nella leggenda, come quella di un mercante arabo, il quale, dovendo attraversare il deserto, portò con sé alcuni alimenti tra cui del latte fresco contenuto in una bisaccia fatta di stomaco di pecora, il caldo, il movimento, gli enzimi presenti sulla parete dello stomaco della pecora, ancorchè essiccato, riattivati dal calore, avevano acidificato il latte e coagulato le proteine in esso contenute in piccoli grumi, dando luogo alla cagliata. Era nato così il formaggio. L'arte della preparazione del formaggio e le tecniche di caseificazione, soprattutto con l'uso di cagli vegetali, furono messe a punto dagli Etruschi, popolo di pastori e trasmesse ai romani, anch'esso inizialmente popolo di pastori.Nell'età imperiale il formaggio era presente nei banchetti con raffinate preparazioni culinarie.Con la fine dell'impero e l'inizio del Medioevo, il formaggio, soprattutto quello stagionato,divenne alimento molto diffuso in quanto, essendo molto nutriente e conservabile, se ne poteva di fatto disporre per tutto l'anno.La legislazione italiana che definisce come la denominazione " di formaggio o cacio è riservata al prodotto che si ricava dal latte intero o parzialmente o totalmente scremato, oppure dalla crema, in seguito a coagulazione acida anche facendo uso di fermenti e di sale da cucina". I formaggi possono essere suddivisi in diverse categorie a seconda della consistenza, della temperatura di lavorazione della cagliata, del contenuto di grassi e dalla stagionaturaOgni tipo di prodotto, in questo caso il formaggio, che è D.O.P. deve rispondere ad un severo disciplinare il quale ne delimita le zone di produzione, le tecniche di lavorazione e tutte quelle caratteristiche organolettiche e sensoriali (sapori, profumi, e colori tipici del prodotto) inoltre avere un proprio marchio di garanzia a tutela del consumatore e dello stesso produttore.Per conoscere meglio i nostri prodotti basta fare un giro alle numerosissime sagre estive che avvicinano la gente ai vari tipi di formaggi e assaggiare! guardate la foto qui sotto, i giapponesi hanno inventato un robot sommelier per vino e formaggi...ma...é possibile?!?
Curiosità per l’estate: essenze antizanzaresui polsi, dietro le orecchie e sulle ginocchia, sono queste le zone del corpo dove applicare poche gocce di olio essenziale si citronella o lavanda e le zanzare se ne vano indignate. Se poi assumete 500mg di aglio in capsule per due tre volte al giorno le zanzare non si innamoreranno mai di voi, (nemmeno i vampiri).Meglio usare il diffusore per oli essenziali più gradevoli, eucalipto, geranio, rosmarino citronella. Se avete l’orto e coltivate i pomodori fate essiccare qualche foglia e appendetele in casa, anche in questo caso le zanzare dovrebbero cercare altrove le proprie vittime. Provate e fateci sapere, non sempre i rimedi delle nonne funzionano con le zanzare contemporanee!