Laura & Stockholm

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Un pensiero veloce, che mi nasce spontaneo dal cuore dopo questa serata. Ho passato due giorni piuttosto sconfortanti, tra un forte raffreddore e lo studio indefesso per questo esame che mi spaventa tanto, e oggi mi son sentita ancora una volta confusa e non al mio "posto". Al supermercato mi guardavo attorno e sentivo tutti degli estranei pronti a infastidirmi coi loro carrelli e a spingermi per la fretta e la calca. Riconoscevo tipi e persone che ritrovo in qualche modo pure in Italia e pensavo che alla fin fine tutto il mondo è paese, come si suol dire. Tornata a casa, ho ripreso in mano i libri. Verso l'ora di cena sono andata in cucina, e ho trovato chi mi aspettava.C'è chi mi ha abbracciata per accogliermi, chi mi ha offerto del vino, chi mi ha chiesto come stavo. Chi si è premurato di prepararmi una bevanda calda che mi aiutasse contro il raffreddore. Stavano cucinando anche per me. Abbiamo mangiato, chiacchierato, riso tanto e di gusto. Ogni tanto non capivo qualche parola; ma che importa, c'era il gusto di stare lì tutti assieme. Paesi diversi ma stessa ironia, stessa voglia di non sentirsi soli, stesso senso di amicizia.E questo mi fa stare incredibilmente bene. Perchè è come se per la prima volta da quando sono qui realizzassi che c'è qualcuno che si sta affezionando a me, che mi sta conoscendo e sta imparando a volermi bene. Ecco, ho scoperto cosa vuol dire "casa". E finchè mi sentirò circondata da affetto, sentirò che qualcuno mi stima e cerca la mia compagnia, saprò che potrò trovare anche qui un posto dove sentirmi, almeno temporaneamente, a casa. Tutto ciò che mi mancava era questo.Ora credo che domani potrò studiare molto meglio :)