NULLIUS IN VERBA

PIPPO DOCET


Dopo un anno eccoci qui a parlare nuovamente dell'ennesimo festival San Remo, del Pippo nazionale che ci insegna come fare TV ed evitare di trascendere nel volgare, nella spazzatura solo perchè dopo più di mezzo secolo di scontati siparietti pieni di ipocrisia, la gente sembra rispondere con un scontato disinteresse ai vecchi  e nuovi lustrini della kermesse.Sinceramente nutro una forte indifferenza per quei quattro pupazzi ammaestrati che si prodigano per allietare le serate nazional-popolari italiane tra lunghe pause e interminabili spot, perchè sono convinta che gli italiani abbiano bisogno di tutt'altro.Gli italiani sono incazzati perchè siccome è diventato un problema anche comprare il pane, non credo che il vestito di quella anziana signora della Tatangelo che canta una canzone sul suo truccatore, interessi e allieti gli animi della gente. Ho idea che quel nano antipatico di Chiambretti non stia simpatico a nessuno, credo altresì che le scenette sempre uguali del Pippone abbiano rotto un po' i coglioni.E tu che parli di monnezza, di monnezza ne hai prodotta fin troppa; non dimentichiamo il solito omino che voleva buttarsi giu dal teatro Ariston, i finti scandali, le  vallette straniere che non capivano l'italiano, i raccomandati, le vittorie a tavolino, compensi da capogiro, una vergogna per l'Italia che lavora.Or dunque aboliamo il Festival di San Remo e visto che ci siamo anche il canone RAI!!