NULLIUS IN VERBA

IO SO IO


Oggi ci tocca parlare delle discrepanze delle retribuzioni, ossia c'è chi guadagna tanto poco e c'è chi ha la fortuna di guadagnare tanto tanto.Stamattina alla radio ho sentito parlare una manager che giustificava tale diversità di trattamento con il diverso persorso formativo che un professionista compie rispetto ad un lavoratore che invece ha un iter educativo molto più breve.Può essere vero ma non sempre. Ci sono molte persone, specie della mia età, che nonostante lunghi anni di studi e di specializzazioni non hanno una giusta ricompensa retributiva e addirittura vengono sottopagati in mansioni che non appartengono loro.Allora dov'è la differenza?Forse frequentare la BOCCONI è più prestigioso che prendere posto alle interminabili code della SAPIENZA?Forse essere figlio di è meglio che essere  figlio di un operaio?Frequentare certi ambientini aiuta la carriera?Proviamo a vedere alcuni esempi:EMMA MARCEGAGLIA: Secondogenita di Palmira Bazzani e Steno Marcegaglia, fondatore dell'azienda Marcegaglia S.p.A., società attiva nella lavorazione dell'acciaio. Laureata con lode in Economia Aziendale alla Bocconi. Durante gli anni universitari, trascorre un periodo di otto mesi negli Stati Uniti, dove frequenta il II anno del "Master in Business Administration" presso New York University.MARCO TRONCHETTI PROVERA:Nato nel 1948, è il terzo figlio di una famiglia borghese lombarda. Il padre, Silvio Tronchetti Provera, sposato con Giovanna Musati, dopo aver iniziato la propria carriera professionale seguendo lo sviluppo post bellico del GRUPPO FALCK acquisisce nel tempo il controllo della società Cam, attiva dal 1915 nei settori metallurgico, energetico e nella commercializzazione di prodotti petroliferi. Nel 1971 Marco Tronchetti Provera dopo essersi laureato in Economia e Commercio all'Università Bocconi di Milano, si reca aLondra a svolgere una breve esperienza internazionale presso la compagnia di trasporti e logistica P&O.FEDERICA GUIDI: è figlia d' arte, come molti Giovani di Confindustria. Il padre, Guidalberto è stato vicepresidente nella giunta guidata da Antonio D'Amato.MATTEO COLANINNO: figlio di Roberto Colaninno.Non vorrei annoiarvi ma potrei proseguire con tanti altri esempi.Poi ci sono le eccezioni, gli uomini che si sono fatti da soli ma li ci sarebbe tanto da dire...Rimane il fatto che senza il lavoro degli operai non ci sarebbero gli uffici, la luce, il gas, l'acqua e il telefono...e se uno di questi facesse male il suo lavoro molte persone rischierebbero la vita. Anche queste sono grosse responsabilità.