indipendenza felina.

anche quella volta non è stato chiaro


era dalle medie che non ci incontravamo e tu mi prendevi in giro...non ero la prorompente e vanitosa ragazzetta che a te piaceva tanto allora mi schernivi, però ti piaceva parlare con me, ti prendevo mentalmente, dicevi.dopo anni, ironia della sorte ci si incontra dove forse un figlio normalmente non dovrebbe trovarsi.al matrimonio di tua madre.A te quell'uomo non piace, è violento dici, non la ama.Soffri, si vede e bevi.per tutta la cerimonia bevi e mi accenni un saluto angosciato, io non cerco il contatto con te, capisco il tuo disagio e non sento quella complicità atta a chiederti stupidamente come ti senti.verso sera, decido di allontanarmi da sola dal ricevimento.ti cerco per salutarti educatamente ma non ti trovo. pazienza.esco dal locale, è buio, fa freddo e sento la tua voce imprecare da lontano, mi avvicino.le mani insanguinate, forse hai preso a pugni i muri chiedendo di fermare il tempo, vomiti l'alcool nel quale sei annegato e quando ti dico di fermarti mi guardi, piangi:'tu, sei perfetta'mi dicie mi baci.ed è come se ti fossi somministrato un sedativo molto potente e ti calmi, mi racconti il tuo disagio, vuoi baciarmi di nuovo...ti allontano, penso che di quella sera poco resterà chiaro nella tua mente e me ne vado.giorni dopo mi chiami, ti sei innamorato, non posso crederci.tu mi capisci e non ci siamo mai più sentiti....