CARPE DIEM

NELSON MANDELA LEGGEVA QUESTA POESIA IN CARCERE...


INVICTUSDal profondo della notte che mi avvolgebuia come il pozzo più profondo che va da un polo all’altro,ringrazio gli dei chiunque essi sianoper l'indomabile anima mia.
Nella feroce morsa delle circostanzenon mi sono tirato indietro né ho gridato per l’angoscia.Sotto i colpi d’ascia della sorteil mio capo è sanguinante, ma indomito.Oltre questo luogo di collera e lacrimeincombe ma l’orrore delle ombree ancora la minaccia degli annimi trova, e mi troverà, senza paura.Non importa quanto sia stretta la porta,quanto piena di castighi la vita.Son Io il signore del mio destino.Son Io il capitano dell'anima mia.