CARPE DIEM

il blog per chi ama sognare

Creato da lauretta85LI il 29/05/2006

10 anni... e sembra ieri...

Se fossi stato al vostro posto, ma al vostro posto non ci so stare...

 

Ricordiamoci di lei...

 

Non abbiamo altro in nostro potere che giustizia, verità, sincerità.


Dalai Lama

 

 

 

quanto ancora hai da insegnarci....

FABRIZIO DE ANDRE'

LA BALLATA DELL'EROE

Era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle

e quando gli dissero di andare avanti
troppo lontano si spinsero a cercare la verità
ora che è morto la patria si gloria
d'un altro eroe alla memoria

era partito per fare la guerra
per dare il suo aiuto alla sua terra
gli avevano dato le mostrine e le stelle
e il consiglio di vender cara la pelle

ma lei che lo amava aspettava il ritorno
d'un soldato vivo, d'un eroe morto che ne farà
se accanto nel letto le è rimasta la gloria
d'una medaglia alla memoria.

 

www.troviamoibambini.it

Bambini scomparsi - Troviamo i Bambini

 

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DOVE ANDREMO A FINIRE?

Post n°533 pubblicato il 27 Settembre 2009 da lauretta85LI

Iran, via ai test missilistici
lanciati due ordigni a corta gittata

TEHERAN - Due nuovi missili a corto raggio sono stati lanciati oggi dall'Iran nella prima giornata di un programma di esercitazioni militari dei Pasdaran, i Guardiani della Rivoluzione. Il canale televisivo iraniano in lingua inglese Press Tv ha detto che i test, oltre ai missili a corto raggio, riguardano anche un dispositivo di lancio multiplo.

Domani sarà la volta dello Shahab 3, un missile a lungo raggio che secondo analisti della difesa sarebbe in grado di raggiungere Israele e le basi Usa nella regione del Golfo. L'Iran sostiene che lo Shahab 3, già testato più volte in passato, può percorrere circa duemila chilometri.

"Oggi effettuiamo lanci di missili Zelzal, Tondar et Fateh 110 (a corto raggio). Stasera procederemo a dei lanci di Shahab 1 e 2 (medio raggio) e domani effettueremo lanci di Shahab a lunga gettata" ha dichiarato il generale Salami alla Press Tv. L'alto ufficiale ha aggiunto che le forze armate iraniane non procederanno in queste esercitazioni a lancio di nessun nuovo missile.

Secondo Teheran si tratta di test per "mantenere e migliorare" la capacità di deterrenza dell'esercito nell'eventualità di attacchi.

www.repubblica.it

 
 
 

VERITA'?

Post n°532 pubblicato il 22 Settembre 2009 da lauretta85LI

«Le follie sono le uniche cose che non si rimpiangono mai.»

 

Oscar Wilde

 
 
 

PERCHA' LA GUERRA NON E' MAI GIUSTA... NON IN MIO NOME!

Post n°531 pubblicato il 17 Settembre 2009 da lauretta85LI

La guerra di Piero

Fabrizio de André

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

 
 
 

NO ALLA MAFIA!

Post n°530 pubblicato il 14 Settembre 2009 da lauretta85LI

A sedici anni dalla morte di Don Puglisi
intimidazione al centro Padre Nostro

Nella notte tra domenica e lunedì qualcuno si è introdotto nel centro fondato dal sacerdote a Brancaccio, danneggiando la struttura e rubando alcuni attrezzi da lavoro
 

Le celebrazioni per ricordare padre Pino Puglisi, il sacerdote ucciso dalla mafia a Palermo il 15 settembre di 16 anni fa, sono state segnate dall'ennesimo attentato intimidatorio nei confronti del Centro Padre nostro, fondato proprio dal parroco. Qualcuno la scorsa notte si è introdotto nel centro polivalente, in via San Ciro nel quartiere Brancaccio, danneggiando la struttura e rubando alcuni attrezzi da lavoro. "E' stata scassinata la porta del magazzino - dice Maurizio Artale, presidente del centro Padre Nostro - Non ci sembrava vero, ricordare padre Puglisi senza denunciare un attentato, un intrusione, un furto". L'intrusione è avvenuta mentre fervono i preparativi per le manifestazioni organizzate dal centro Padre Nostro per l'anniversario dell'omicidio del prete.

"Anche la delinquenza - sostiene Artale - vuol far sapere che ci sono anche loro a Brancaccio oltre alle fulgide figure come padre Puglisi e come gli infaticabili volontari e operatori". Oltre al portone di ferro, che è stato divelto, è stato abbattuto un tramezzo, sono stati rubati una carriola, alcuni attrezzi e parte dei ponteggi alla ditta che sta realizzando il progetto del centro polivalente sportivo.

Numerosi gli attestati di solidarietà giunti al centro Padre Nostro. Per il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo, il segno che la strada indicata e percorsa da don Puglisi fosse quella giusta "è testimoniato dal fatto che si debba registrare proprio oggi un ennesimo attentato a uno dei frutti più concreti del suo lavoro". E il senatore Giuseppe Lumia (Pd) invita "a non sottovalutare questa incursione, il lavoro del centro continua a dare fastidio oggi come allora".

Proprio di fronte al centro polivalente, accanto alla sede del centro Padre nostro, stasera si concluderà la fiaccolata che partirà alle 21 da piazzale Anita Garibaldi in memoria di padre Puglisi. Domani nella Cattedrale di Palermo, l'arcivescovo monsignor Paolo Romeo officerà la messa alle 18, alla quale parteciperà il presidente del Senato Renato Schifani. Alle 21 nel centro sportivo sarà presentata la canzone 'L'aquila maestrà, dedicata a padre Pino Puglisi, composta dai volontari del centro Padre Nostro, Marco Ferrigno e Antonella Pantaleo, e cantata dai ragazzi del quartiere Brancaccio. Le manifestazioni si concluderanno domenica prossima.

www.repubblica.it

 

 
 
 

A TERESA STRADA...

Post n°529 pubblicato il 04 Settembre 2009 da lauretta85LI

Spero che si rafforzi la convinzione che le guerre, tutte le guerre sono un orrore. E che non ci si può voltare dall'altra parte per non vedere le facce di quanti soffrono in silenzio.

GINO STRADA

 
 
 

LIBERI, LIBERI... LIBERI TUTTI!

Post n°528 pubblicato il 01 Settembre 2009 da lauretta85LI

Risposta massicca all'iniziativa dei giuristi in difesa della libertà di stampa
Fra le firme, Eco, Fo e Camilleri, Saviano, Sepulveda, Celentano, Salvatores

Appello Repubblica, le adesioni
firmano Benigni e Jovanotti

Tra le nuove adesioni Arnoldo Foà, Barbara Spinelli, Guido Rossi
Messaggio dell'Associazione partigiani. La solidarietà di Jean Daniel

 ROMA - E' una risposta massiccia, fatta di decine di migliaia di firme, quella ottenuta dall'appello di Repubblica in difesa della libertà di stampa, l'iniziativa lanciata dai giuristi Franco Cordero, Stefano Rodotà, Gustavo Zagrebelsky dopo la decisione del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, di denunciare Repubblica per le dieci domande che il quotidiano da mesi gli pone ma alle quali lui non ha ancora dato alcuna risposta.

A mobilitarsi subito è stato il mondo della cultura e dello spettacolo. Fra le adesioni, anche quella di Umberto Eco. "Ho già detto che quando qualcuno deve intervenire a difesa della libertà di stampa - osserva Eco nella dichiarazione che accompagna la sua adesione - vuole dire che la società e con essa gran parte della stampa, è già malata. Nelle democrazie 'robuste' non c'è bisogno di difendere la libertà di stampa, perché a nessuno viene in mente di limitarla".

Non solo il mondo della cultura e dello spettacolo. Firmano Bernard Guetta, editorialista de L'Express e France Inter, e Edwy Plenel, ex vicedirettore di Le Monde e presidente del sito Mediapart e Jean Daniel, giornalista, scrittore, già direttore de Le Nouvel Observateur. Gli architetti Renzo Piano e Gae Aulenti. Il velista Giovanni Soldini. Sandra Bonsanti, presidente di Libertà e Giustizia, e don Luigi Ciotti, presidente di Libera. Libertà e Giustizia, si legge in una nota, "testimonia la sua solidarietà in particolare ai giornalisti di Repubblica e dell'Avvenire, direttamente minacciati e spiati con metodi piduisti, ma in generale a tutti i giornalisti italiani che con questa denuncia di Silvio Berlusconi hanno ricevuto una sorta di avvertimento: è vietato fare domande; è vietato criticare". Arriva anche un messaggio di solidarietà dell'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, e del presidente dell'Unione dei giovani avvocati Gaetano Romano.
All'appello ha aderito anche l'Arci nazionale.

Dal mondo della cultura e dello spettacolo sono arrivate le firme, fra le altre, di Dario Fo, Andrea Camilleri,
Roberto Saviano, Bernardo Bertolucci, dello scrittore cileno Luis Sepulveda. Ed altre se ne aggiungono. Roberto Benigni e Nicoletta Braschi, Liliana Cavani, Francesca Archibugi, Paola Cortellesi. Gli editori Alessandro e Giuseppe Laterza, l'attrice Lella Costa, le scrittrici Sandra Petrignani e Clara Sereni, il pittore e disegnatore Tullio Pericoli. E ancora, Jovanotti, Shel Shapiro, Arnoldo Foà, Giuseppe Piccioni, Riccardo Milani, Silvio Soldini, Andrea Vianello, Giovanni Floris, Corrado Augias, Ludina Barzini, Fiorella Mannoia, Sergio Staino, Pippo Baudo, Niccolò Ammanniti, Claudio Bisio e Sandra Bonzi, Mariangela Melato, Antonio Albanese, Salvatore Settis, Caterina Murino, Filippo Timi, Asia Argento, il regista Enzo D'Alò. E si aggiunge Arnoldo Foà che "aderisce con convinzione".

C'è anche l'adesione di Adriano Celentano e di sua moglie Claudia Mori. Un tema, quello della libertà di stampa, caro al cantante: nell'ottobre del 2005, nel corso di una delle puntate del suo show Rockpolitik in onda su RaiUno, Celentano mostrò la classifica - redatta dall'istituto di ricerca americano Freedom House - del livello di "Freedom of the Press", la libertà di stampa presente nei paesi del mondo (l'Italia compariva allora al 77esimo posto).

Tra gli altri firmatari - oltre ai già citati Fo, Camilleri, Bertolucci - anche Gino Strada, Franca Rame, Carlo Verdone, Elda Ferri, Victoria Cabello, Fabrizio Gifuni, Francesca Comencini, Gabriele Salvatores, Giulio Scarpati, Pierfrancesco Favino, Ascanio Celestini, i produttori cinematografici Angelo Barbagallo e Domenico Procacci, Marco Risi, Davide Ferrario, Sandro Veronesi, Carlo Lucarelli, Antonio Scurati, Erri De Luca, Giuseppe Montesano, Enrico Deaglio, Francesco Rosi, Carla Fracci e Beppe Menegatti, Ornella Vanoni, Miranda Martino, Angela Finocchiaro, Michele Placido e Renato De Maria. E dall'estero arriva l'adesione di Helen Mirren, premio Oscar per l'interpretazione della Regina Elisabetta in The Queen.

E ancora, Guido Rossi, Carlo Ginzburg, Rosario Villari, Tullio Gregory, Corrado Stajano, Giovanni De Luna, Miguel Gotor, Sandro Petraglia, Stefano Rulli, Ottavia Piccolo, Licia Maglietta, Carlo Freccero, Enrico Bertolino, Dori Ghezzi, Monica Guerritore, Ferzan Ozpetek, Milva, Marco Bellocchio, Teresa De Sio, Maurizio Nichetti, David Riondino, Franco Battiato, Saverio Costanzo, Carlo Degli Esposti, Massimo Ghini, Ettore Scola, Furio Colombo, Giacomo Marramao, Stefania Sandrelli, Giovanni Soldati, Valerio Mastandrea, Alessandro Gassman, Stefano Accorsi, Paolo Sorrentino. Maurizio Crozza aderisce e osserva: "La mia solidarietà va a Silvio Berlusconi. Dove s'è mai visto un giornalista che pone domandi irriverenti al capo del governo? Un bravo giornalista non assume iniziative, un bravo giornalista scrive sotto dettatura".

 
 
 

SONO INDIGNATA.... PROPRIO NOI POPOLO DI EMIGRANTI!

Post n°527 pubblicato il 30 Agosto 2009 da lauretta85LI

Sul gommone 15 donne e tre minori. Intercettato fuori dalle acque territoriali
Il premier a Tripoli per celebrare il primo anniversario del trattato italo-libico

Respinti in Libia 75 migranti
Berlusconi: "Serve rigore"

Mille extracomunitari allontanati in quattro mesi. Mistero su un peschereccio

www.repubblica.it

 
 
 

CHIUSO PER FERIE!

Post n°526 pubblicato il 14 Agosto 2009 da lauretta85LI

 
 
 

Delitto d'onore: uccisa dallo zio perché era stata stuprata

Post n°525 pubblicato il 13 Agosto 2009 da lauretta85LI
Foto di lauretta85LI

MILANO - Nuovo delitto d'onore in Giordania, il 14esimo dall'inizio dell'anno: un uomo ha ucciso una nipote di 16 anni, sparandole nove volte, per difendere l'onore della famiglia perchè la ragazza era stata violentata, secondo la stampa locale, dai suoi stessi cugini. Da quello stupro due mesi fa era nato un figlio dato alla luce con l'assenso e il sostegno dei genitori. Un affronto che però lo zio, venuto a conoscenza della vicenda solo quattro giorni fa, ha deciso di non lasciar correre: è entrato in casa della nipote con una pistola in pugno, si è diretto nella sua stanza e senza dire una parola, davanti al padre, le ha sparato mentre dormiva. Adesso, l'assassino dovrà scontare 15 giorni di carcere in attesa che il giudice formalizzi le accuse contro di lui. In galera sono anche i due responsabili dello stupro della ragazza. Nessuno dei tre però, se condannato, dovrà scontare una pena severa.

Ogni anno in Giordania, Paese in cui secondo l'Ong Human Rights Watch almeno il 50% delle donne è vittima di violenza domestica, vengono commessi in media 15-20 delitti d'onore che in base alla legislazione locale sono puniti con una pena che va da 3 mesi a massimo un anno di carcere. Mogli, madri, sorelle, figlie uccise dai propri parenti perchè sospettate di tenere comportamenti "sfrontati" o vittime di violenze sessuali, una storia che si ripete nella moderna Amman come nelle zone rurali. Una pratica contro la quale si sono impegnati in prima persona anche re Abdallah e la regina Rania, che per combattere i "delitti d'onore" ha lanciato un appello su YouTube. Ma i loro sforzi per modificare gli articoli 98 e 340 del codice penale giordano, che garantiscono le attenuanti ai colpevoli di questi crimini, sono finora falliti.



http://www.corriere.it/esteri/09_agosto_12/giordania_delitto_d_onore_5fa32ffa-8720-11de-a53e-00144f02aabc.shtml

 
 
 

GUAI AL POPOLO CHE NON HA MEMORIA!

Post n°524 pubblicato il 09 Agosto 2009 da lauretta85LI

Cefalonia, morto ultimo imputato
caso chiuso senza colpevoli

 
ROMA - Nessun colpevole. A 66 anni dall'eccidio di Cefalonia, la morte dell'ex ufficiale nazista Otmar Muhlhauser, unico imputato nel processo in corso davanti al tribunale militare di Roma per la strage dei soldati italiani, chiude, senza condanne, il procedimento. Muhlhauser, infatti, è morto nella sua abitazione in Baviera. Il prossimo 8 settembre avrebbe compiuto 89 anni.

L'ultima inchiesta sulla strage dei soldati della Divisione Acqui fu aperta dalla procura militare di Roma che, lo scorso gennaio, chiese il rinvio a giudizio di Muhlhauser con l'accusa di aver ordinato la fucilazione del generale Antonio Gandin e di altri ufficiali italiani. Il 5 maggio, alla prima udienza del processo, la difesa di Muhlhauser sostenne che l'imputato era incapace di intendere e di volere. Il giudice dispose una perizia psichiatrica, rinviando al prossimo 5 novembre. Ma la morte di Muhlhauser cancella questa scadenza.

Dell'ufficiale nazista restano questa parole: "Tra gli ufficiali tedeschi si parlava della divisione italiana solo come dei traditori. Con l'ordine del Fuhrer era già chiaro che coloro che appartenevano alla divisione italiana andavo trattati completamente da traditori. Al tradimento vi era solo una risposta: l'esecuzione".

Dunque, la vicenda giudiziaria per il peggior eccidio di militari italiani prigioneri compiuto dai tedeschi nella Seconda guerra mondiale si conclude senza colpevoli. Se si esclude, infatti, la condanna 'simbolica' inflitta dal tribunale di Norimberga al generale Hubert Lanz (12 anni, ma ne scontò solo tre) tutti i numerosi processi che si sono svolti in Italia e in Germania si sono conclusi con un niente di fatto.

Lo stesso numero complessivo delle vittime di Cefalonia è stato a lungo oggetto di controversie, oscillando da un minimo di 5.000 uomini ad un massimo di oltre 10.000, in pratica l'intera Divisione Acqui. Secondo gli studi più recenti nell'isola greca morirono circa 2.300 militari, un quarto in combattimento e gli altri fucilati dopo la resa; altri 1.500 affogarono nei naufragi delle navi con cui venivano deportati. Per nessuno di loro ci sarà giustizia.

"Ancora una volta ha trionfato la ragion di Stato - afferma Marcella De Negri, figlia di Francesco De Negri, ufficiale fucilato a Cefalonia - Muhlhauser non ha mai avuto alcun segno di pentimento ed ora è morto, tranquillo, nel suo letto".

 
 
 

Liberare i nostri pensieri.
Liberare i nostri sogni.

 

ORA BASTA!

 

GUAI AL POPOLO CHE NON HA MEMORIA!!!

Non ho più avuto una vita normale. Non ho mai potuto dire che tutto andasse bene e andare, come gli altri, a ballare e a divertirmi in allegria...
Tutto mi riporta al campo. Qualunque cosa faccia, qualunque cosa veda, il mio spirito torna sempre allo stesso posto. È come se il "lavoro" che ho dovuto fare laggiù non sia mai uscito dalla mia testa...
non si esce mai, per davvero, dal Crematorio.

Shlomo Venezia

 

Quando sei a un bivio e trovi una strada che va in su e una che va in giù, piglia quella che va in su. È più facile andare in discesa, ma alla fine ti trovi in un buco. A salire c'è speranza. È difficile, è un altro modo di vedere le cose, è una sfida, ti tiene all'erta.

TIZIANO TERZANI

 

quanto me la canto!!!

FRANCESCO GUCCINI

QUELLO CHE NON...

La vedi nel cielo quell' alta pressione, la senti una strana stagione?
Ma a notte la nebbia ti dice d' un fiato che il dio dell' inverno è arrivato.
Lo senti un aereo che porta lontano? Lo senti quel suono di un piano,
di un Mozart stonato che prova e riprova, ma il senso del vero non trova?

Lo senti il perchè di cortili bagnati, di auto a morire nei prati,
la pallida linea di vecchie ferite, di lettere ormai non spedite?
Lo vedi il rumore di favole spente? Lo sai che non siamo più niente?
Non siamo un aereo né un piano stonato, stagione, cortile od un prato...

Conosci l' odore di strade deserte che portano a vecchie scoperte,
e a nafta, telai, ciminiere corrose, a periferie misteriose,
e a rotaie implacabili per nessun dove, a letti, a brandine, ad alcove?
Lo sai che colore han le nuvole basse e i sedili di un' ex terza classe?

L' angoscia che dà una pianura infinita? Hai voglia di me e della vita,
di un giorno qualunque, di una sponda brulla? Lo sai che non siamo più nulla?
Non siamo una strada né malinconia, un treno o una periferia,
non siamo scoperta né sponda sfiorita, non siamo né un giorno né vita...

Non siamo la polvere di un angolo tetro, né un sasso tirato in un vetro,
lo schiocco del sole in un campo di grano, non siamo, non siamo, non siamo...
Si fa a strisce il cielo e quell' alta pressione è un film di seconda visione,
è l' urlo di sempre che dice pian piano:
"Non siamo, non siamo, non siamo..."

 

QUANTO E' ATTUALE!!

ANTONELLO VENDITTI

PENNA A SFERA

Penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome è diventato una bandiera.
Tutto comincia in un verde mattino
due brioches e un cappuccino
e poi di corsa trafelato giù al giornale
e questa volta certamente per un colpo sensazionale
si tratterebbe di spubblicare questo dice il direttore
un onesto e benvoluto cantautore
tanto per non fare un torto al professore
solo due fotografie magari in primo piano
mentre fa pipì oppure fa l'indiano
ma l'importante è calcare molto la mano;
poi parlarono di soldi, ragione della sua vita,
centomila più le spese di trasferta
e tutto il resto a sua discrezione personale
penna rossa, penna nera prese a volo un taxi
e le due civette con i flash alle calcagna
e arrivarono alla reggia del cantautore
non c'erano carri armati né polizia privata
fu facile penetrare nel giardino
ma nella notte il destino stava tendendo un tranello
penna a sfera decise di agire
si tramutò in un albero di mele
Pollicino e il Gatto con gli stivali
del cantautore, del cantautore nemmeno l'ombra
telefonò in tutti gli alberghi
e perfino nel piano bar
pensando che stesse bevendo ancora una coppa di champagne.
Il cantautore era al Milite Ignoto
penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome è diventato una bandiera.
Sono il re dei festivals, delle feste padronali
delle crociere promozionali, dei giornali musicali
qui c'è sotto, qui c'è sotto un tradimento, tradimento
decise di rilassarsi i nervi
alla prima di un film qualsiasi
dove tutti lo aspettavano perciò non c'era rimasto nessuno
ferocemente gridò nel buio: "Stampa!"
il film era molto brutto
ma degno di tre pallini
ma segno indiscutibile di una stampa libera ed obbiettiva
lui si sentì un fallito
andò in via del Campo Marzio a comprare una pistola
e poi ancora giù di corsa al suo giornale
e
certamente questa volta per un colpo sensazionale
Direttore direttore smettiamola di fare la farsa
non sono nato per fare il servo o lo spione
e fino a prova contraria sono un grande scrittore
e la pistola fece clic come tutta la sua vita
quattro anni sono lunghi da passare in galera
anche con la solidarietà della stampa intera
penna rossa, penna gialla, penna bianca, penna nera
per gli amici solamente penna a sfera
il tuo nome, il tuo nome è diventato una bandiera.

 

BANDABARDO'

SOGNI GRANDIOSI

Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
ma mi dirai "Ah, poesia!!
Non si mangia, sai, con la poesia!!"
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
e con la faccia verso il cielo,
viaggi avventurosi
pensa se la gente, invece del potere,
pensasse all'amicizia come modo per godere
E come capi indiani, magia,
si fuma per la pace
ma tu mi dirai "Poesia,
non si mangia con la poesia!!"
basta! Per me questo è un duello
devo salvar la testa perché dentro c'è il cervello!
E come un aquilone
volare via spezzando il filo...
...Lo vedi si può volare
e non smetter di pensare
animo, animo, i tempi duri passano
Bisognerebbe fare sempre sogni grandiosi
per combattere la noia e la nevrosi
e se ancora non ci credi fa come vuoi
io mi lancio verso il cielo, apro le braccia
e poi...
...Lo vedi si può volare

 

NOBEL A GINO STRADA!!!!

 immagine
 “Credo che la guerra sia una cosa che rappresenta la più grande vergogna dell'umanità. E penso che il cervello umano debba svilupparsi al punto da rifiutare questo strumento sempre e comunque in quanto strumento disumano. ”
 

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