Il labirinto

La scaletta di stelle


Era la Vigilia di Natale, nella grande città di Londra vi era una grande festa. Le vetrine luccicavano, ed esponevano dei regali davvero bellissimi. Le persone erano allegre e manifestavano una grande gioia per l’arrivo della festa più bella dell’anno. Le famiglie si erano riunite nelle loro case,per festeggiare il Natale. In una casetta vi era una dolce e graziosa bambina, in compagnia dei suoi parenti, il suo nome era Sofia. Sofia era una bambina di sette anni. Ella aveva dei bellissimi occhi azzurri e vivaci, i capelli rossi che portava liberi per mostrare i loro bei boccoli. Quella sera., si erano tutti riuniti nel salotto di casa. La piccola Sofia era molto impaziente di aprire i regali: “ Ehi quando potrò aprire i miei regali?” “Quando finirai di saltellare sul divano.” disse la nonna. La nonna era una signora anziana, molto ben curata e amava raccontare favole. “Allora Sofia, che cosa ne dici di ascoltare da me una bella storia?” “Certo nonna!”rispose Sofia.” - e la nonna cominciò a raccontare... ”C’erano una volta delle piccole fatine che vivevano oltre le nuvole. Queste, ogni notte di Natale costruivano con i loro cappellini una scaletta luminosa, che permetteva ai bambini di animo buono di camminarci sopra e scoprire i segreti della magia…” - DRIIIIIN! “Santo cielo! Sofia, credo che la nostra storia dovremmo concluderla dopo, e ora vai un po’ ad aprire!” - Sofia corse, ma venne preceduta dalla mamma. Questa prese un pacco che era stato lasciato fuori dalla porta… Era per Sofia! La bambina e i suoi parenti si riunirono in salotto, per aprire il pacco e gli altri regali. Tutti erano soddisfatti e felici. Quando Sofia apri il suo regalo, ci trovò dentro una stellina luccicante! Tutti pensarono che fosse un semplice giocattolo per bambine, ma la nonna e Sofia storcevano il naso. A mezzanotte in punto, tutti andarono a dormire, e visto che la famiglia era numerosa e la casa molto grande, tutti rimasero a riposare nello stesso luogo. Sofia si preparò per andare a letto, ma non aveva affatto sonno. Era troppo curiosa nel sapere a cosa servisse il suo regalo. Tornò in salotto e prese quella stella. Emanava una luce argentata davvero meravigliosa. Si sedette sul divano e la fissò. A un certo punto, senti qualcuno che diceva: “Ti piace?”. Sofia si voltò e con stupore si accorsi che era Babbo Natale! Egli un uomo piuttosto alto e robusto. Possedeva una bellissima divisa rossa, con ricami bianchi in pelle. I bottoni erano di oro e gli stivali grandi e neri. Il suo naso era rosso come le sue guance che venivano mezze coperte dai lungi baffi bianchi. Portava degli occhiali e un cappello rosso. Mostrava molta tranquillità, la sua voce infatti, era molto calda e profonda, ma piacevole da ascoltare. La piccola Sofia, molto timidamente disse: “Allora, sei tu quello che mi hai fatto questo regalo?” “Proprio cosi.” disse Babbo Natale. “Allora, credo che tu sappia già quello che devi fare! Vero?” “No.” disse Sofia. “Pensavo che tua nonna ti avessi avvisato!” “ Ora capisco! La favola!” ”Favola? Quale favola? Quella è la verità!” ”Bene, ora ti spiego io. La stella che ti ho regalato devi utilizzarla per formare la scaletta di stelle delle fate! Altrimenti io non potrò tornarmene a casa e ripassare l’altro anno.” “Capisco.” disse Sofia. “E cosa dovrei fare io?” “Battere il piede destro e schioccare le dita una volta sola! Alla fine lanciare nel cielo la stella.” I due uscirono nel giardino. Salirono sulla slitta e rimasero sospesi nel cielo. Cosi Sofia fecce quello che Babbo Natale le aveva detto. Lanciò la stella nel cielo e i cappellini delle fate si trasformarono in stelline che finivano dietro una grossa nuvola. Era uno spettacolo stupendo! “Babbo Natale, e adesso cosa facciamo?” chiese Sofia. “Vorresti vedere e conoscere le fate?” domandò Babbo Natale.
“Con molto piacere!” Salirono con le rene sopra la scaletta e Sofia vide le fatine. Erano tutte davvero bellissime. I loro vestitini luccicavano di mille colori e le loro ali lasciavano una scia argentata quando si muovevano. “Salve!” disse Sofia. “Ciao!” risposero in coro le fatine. Sofia cominciava ad avere freddo, quindi con le loro bacchette magiche le fate fecero apparire un bellissimo vestitino di lana. “Grazie a tutte.” disse cordialmente Sofia. “Di nulla.” risposero le fate. Si salutarono e Sofia vene accompagnata a casa da Babbo Natale. Si diedero un grosso bacio e si ripromisero di rincontrarsi l’anno prossimo. Era il mattino seguente e Sofia racconto tutto alla nonna, che fece un grosso sorriso. La bacio e andarono a fare una buona collazione insieme agli altri. Guardando dalla finestra videro delle piccole fatine che ballavano e auguravano a tutti: “Buon Natale.” R. S. (11 anni)