Il labirinto

Che combina,sor priore?!


Da quando vivo qui ne ho viste tante,lettori miei,ma quanto ha fatto Ireneo Cornacchioni supera ogni immaginanzione!Tutto è cominciato quando l'ex compagno di seminario del pretone,Eufrosino Scodelloni (vedi Ireneo al giubileo) ha convinto il Cornacchioni a farsi una bella mangiata nella nuova trattoria di Firenze "Da Cecco porco" e i due hanno finito con l'ubriacarsi.Il Cornacchioni,dimentico dell'abito talare,è zompato su un tavolo lanciandosi in uno sfrenato ballo cosacco,mentre lo Scodelloni distruggeva sistematicamente piatti e bicchieri cantando "Oci ciornie" (è stonato come non so che).Ireneo,poi,ha abbrancato la prima donna che ha trovato (nel nostro caso la contessa Marianastasia Strascicotti,nostra vecchissima conoscenza)e ha cominciato a farle ballare un valzer sempre più vorticoso finchè la poverina non è finita a sedere sui fornelli accesi della cucina.Lui e il suo degno compare sono poi andati via senza pagare il conto,lasciando dietro di loro rovina e distruzione.Arrivati in Piazza del Duomo,hanno avuto la meravigliosa idea di mettersi a imitare i Blues Brothers quando cantano "Everybody needs somebody"Dato che erano decisamente bravi,ben presto intorno a loro si è raccolto un pubblico plaudente e hanno pure guadagnato 200 euro.Dato che Piazza Signoria non era lontana,lo Scodelloni gli ha proposto un bagno notturno nella fontana del Biancone.E come si fa detto bagno,se non nudi bruchi?Vigili urbani e poliziotti hanno avuto il loro bel da fare per convincerli ad uscire.Una volta in commissariato,i due si sono esibiti in un medley delle più note canzonacce da osteria,finchè Dio volendo l'alcool non ha avuto ragione di loro e non si sono addormentati.E' passata una settimana.La trattoria ha chiuso.La Strascicotti è di nuovo nella clinica Luminaris.Lo Scodelloni è stato trasferito a Tukambakabalo,mentre Ireneo è ai domicliari in canonica.Quando ha ricevuto il conto dei danni è caduto in stato catatonico.Stretta la foglia,larga la via dite la vostra che ho detto la mia.