Il labirinto

Ti hanno dimenticata,io no!!!


17 Dicembre 1968 Un Balordo entra per rubare in una stanza di una cascina nella zona di Bricco Barrano frazione di Villafranca d'Asti, vi trova inaspettatamente una ragazzina tredicenne, la rapisce ritenendo la famiglia molto più facoltosa di quanto fosse.Si trattava di Maria Teresa Novara, di tredici anni, residente a Cantarana, ma che nel periodo scolastico per comodità si trasferiva presso gli zii.Mentre gli inquirenti svolgevano indagini in modo fiacco (anche a causa del fatto che essendo lo zio un simpatizzante del Msi volevano a tutti i costi trovare una pista politica interna al partito.) Il Balordo che nel frattempo aveva portato la ragazzina in un altra cascina a Canale d'Alba in provincia di Cuneo, resosi conto che la famiglia non poteva pagare il grosso riscatto sperato, decise di monetizzare comunque la ragazza: A Canale d'Alba e dintorni, non erano pochi i facoltosi che non si facevano scrupoli ad avere rapporti sessuali con una tredicenne, senza curarsi dell'età e senza por caso al fatto se fosse libera o meno. Trascorsero otto mesi, il balordo, dopo aver tentato un furto a Torino, per sfuggire alle forze dell'ordine si gettò nel Po. Travolto dalla corrente annegò.Intanto Maria Teresa, era chiusa in uno stanzino, semibuio con poca aria e senza cibo.Mentre Con la solita solerzia, gli inquirenti aspettarono vari giorni prima di perquisire la casa del balordo, nessuno dei pedofili che avevano approfittato della ragazzina si diede pena di avvisare qualcuno che nella cascina era rinchiusa una persona, eppure, sarebbe stato facilissimo farlo, anche in modo anonimo, con una lettera, o tramite un prete. Ma loro con spietata crudeltà, preferirono tacere, sicuramente anche per evitare il rischio che la ragazzina sopravvivendo potesse riconoscerli e denunciarli, pur sapendo che Maria Teresa stava morendo prigioniera, cinicamente tacquero.Maria Teresa trascorse quei giorni quasi sempre dormendo, finché l'inedia e la scarsità d'aria l'uccisero alcune ore prima che gli inquirenti scoprissero il suo corpo.Dato che si era "prostituita" della sua atroce fine, non si fece un caso, Famiglia Cristiana trovò solo da moralizzare sul fatto che nello sgabuzzino furono trovate riviste pornografiche, indicandole come causa del degrado della fanciulla (dimenticandosi che era prigioniera e costretta.) Uno del posto alcuni anni dopo scrisse un libro, ma senza poter indicare i nomi, e sul caso scese l'oblio del tempo e dell'indifferenza.I pedofili assassini la fecero franca, Nessuna giustizia potrà mai più raggiungerli.Ma che sulla tomba di ciascuno di loro, : MALEDETTO! Scriva la mano di Dio.Stefano Cattaneo.Ps: Questo scritto, non è fine a sé stesso, ma ha lo scopo di indurre il sindaco di Canale a compiere un atto che costringerà gli innominabili ancora vivi, che l'hanno violentata a pagamento, a chinare il capo quando passeranno sotto la targa della via che porterà il suo nome. Ma purtroppo, nonostante le molteplici sollecitazioni ricevute da numerosi amici, il sindaco di Canale continua a fare muro di gomma.Pertanto, invito tutti coloro che hanno letto la storia di scrivere asindaco@comune.canale.cn.itIl Seguente Messaggio:Stimatissimo Silvio BeolettoVorrei pregarla di dedicare una via una piazza od un istituto di Canale a Maria Teresa Novara.