Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi:voglio che la luce e il frumento delle tue mani amatepassino una volta ancora su di me la loro freschezza:sentire la soavità che cambiò il mio destino.Voglio che tu viva mentr' io, addormentato, t'attendo,voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento,che fiuti l'aroma del mare che amammo unitie che continui a calpestare l'arena che calpestammo.Voglio che ciò che amo continui a esser vivoe te amai e cantai sopra tutte le cose,per questo continua a fiorire, fiorita,perchè raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina,perchè la mia ombra passeggi per la tua chioma,perchè così conoscano la ragione del mio canto.
Quando morrò (Neruda)
Quando morrò voglio le tue mani sui miei occhi:voglio che la luce e il frumento delle tue mani amatepassino una volta ancora su di me la loro freschezza:sentire la soavità che cambiò il mio destino.Voglio che tu viva mentr' io, addormentato, t'attendo,voglio che le tue orecchie continuino a udire il vento,che fiuti l'aroma del mare che amammo unitie che continui a calpestare l'arena che calpestammo.Voglio che ciò che amo continui a esser vivoe te amai e cantai sopra tutte le cose,per questo continua a fiorire, fiorita,perchè raggiunga tutto ciò che il mio amore ti ordina,perchè la mia ombra passeggi per la tua chioma,perchè così conoscano la ragione del mio canto.