Il labirinto

Ti amo (Neruda)


Ti amo,amante, ti amo e m’ami e ti amo:son corti i giorni, i mesi, la pioggia, i treni:son alte le case, gli alberi, e siam più alti:s’avvicina sulla sabbia la spuma che vuol baciarti:emigrano gli uccelli dagli arcipelaghie crescono nel mio cuore le te radici di frumento.Non v’è dubbio, amor mio, che la tempesta diSettembreCadde col suo ferro ossidato sopra la tua testaE quando, tra raffiche di spine ti vidi camminareIndifesa,presi la tua chitarra d’ambra, mi misi al tuo fianco,sentendo che non potevo cantare senza la tua bocca,che morivo se non mi guardavi piangendo nella pioggia.Perché le pene d’amore sulla riva del fiume,perché la cantata che in pieno crepuscolo ardevanella mia ombra,perché si richiusero in te, chillaneja fragrante,e restituirono il dono e l’aroma che abbisognavail mio vestito sciupato da tante battaglie d’inverno?