Il labirinto

I pupazzetti rubati


C'era una volta un bambino che aveva tanti pupazzetti. Lui li amava tutti e a tutti aveva messo un nome, amava in particolare un pupazzetto che si chiamava Grillo, che gli era stato regalato da sua zia quand'era nato. Grillo aveva anche un' etichetta fatta a cuore con l'indirizzo del piccolo proprietario, e con gli auguri della zia. Ne aveva così tanti che la sua mamma dovette comperare un baule dove sistemarli perché non prendessero troppa polvere. Successe che un giorno Guidino e i suoi genitori dovettero andare a teatro e tutti i pupazzi furono messi nel baule, e siccome il gatto di casa aveva le pulci, per evitare che riuscisse ad entrare, dato che lui amava dormire tra i pupazzi, il baule fu chiuso a chiave. E proprio quella sera...purtroppo un ladrone entrò in casa e prese tanti oggetti preziosi, e quando vide il baule chiuso si incuriosì: "Chissà cosa ci sarà qua dentro se l'hanno chiuso ci sarà un tesoro!" E così si portò via tutto il baule perché non aveva tempo di stare lì a guardarci dentro, tanto era sicuro di avere trovato chissà che, che lasciò lì tutto il resto si caricò sulle spalle il baule e scappò. Quando Guidino tornò dal teatro e non trovò più i suoi amici pupazzi pianse e si disperò, a nulla valsero i tentativi dei suoi genitori per consolarlo: era talmente triste che non riusciva più a mangiare. Nel frattempo il ladrone aveva portato il baule in un vecchio edificio abbandonato che era il nascondiglio della sua refurtiva. Lì lo aprì e cosa trovò? non un tesoro, ma tanti pupazzi! Cominciò a pendere a calci il baule tanto era arrabbiato, poi pensò: "Cosa me ne faccio adesso di questi così qui?! Vado a vedere cosa mi danno al mercato nero, se non riesco a darli via li dovrò bruciare, non voglio rischiare di andare in prigione per questa roba qua." E se ne andò via. Quel magazzino era pieno di gatti randagi, topi, scarafaggi ed ogni altro tipo di schifezza. Un gatto entrò dentro il baule che il ladro aveva lasciato aperto e, magia delle magie, sentì una vocina che diceva: "Come facciamo adesso?!" "Chi parla? " disse il gatto. "Sono io" disse Grillo . "Oh bella un pupazzo che parla!" rispose il gatto "Perché voi gatti parlate di solito?" "Certo tra di noi che parliamo! " "Anche noi pupazzi in caso d'emergenza. " "Perché cosa è successo?" disse il gatto. "Ci hanno portato via!! Prima abitavamo con Guidino il nostro padroncino" Disse un grosso orso di pezza. "Come ti chiami?" disse un pupazzetto a forma di fungo rivoltosi al gatto. "Non ho un nome sono libero io" disse il micione. Tutti i pupazzi si presentarono con i nomi che Guidino aveva dato loro e raccontarono al gatto, di Guidino, della bontà del bambino, della nostalgia che avevano delle sue coccole, e tanto ne parlarono bene che il gatto si commosse e disse: "Voi siete stati fortunati, avete conosciuto uno dei pochi esseri umani con un cuore pieno di sentimento. Non so ancora come, ma troverò una maniera per aiutarvi." E si mise a andare su e giù per il magazzino finché disse: "Forse ho trovato!" uscì e andò verso un cane grosso come una montagna che lo insegui ringhiando e dicendo: "Adesso ti acchiappo stupido gattaccio!!". Quando entrò nel magazzino il gatto si nascose tra i pupazzi e questi dissero: "Non fargli del male!!" e dopo lo stupore del cane, gli spiegarono per filo e per segno tutta la storia che anche noi conosciamo. Anche il cane si commosse e decise di fare una tregua con il gatto, cercando una soluzione. "Bisogna fare presto" disse Grillo "Se il ladro ritorna o ci vende o ci brucia. Questo gli ho sentito dire prima che uscisse da qui." Allora il gatto ed il cane cercarono tutti gli animali randagi ed anche i topolini, rassicurati dai gatti che non sarebbe loro successo niente, decisero di aiutare. Ogni animale prese un pupazzetto ognuno della sua misura: i topini presero quelli più piccoli, i gatti quelli medi, i cani quelli grossi. Così portati fuori, erano almeno in salvo dal rischio di essere bruciati o venduti. "Ma dove abita il bambino?" disse un topino. "L'indirizzo è sull'etichetta a forma di cuore legata a me"disse Grillo. Quello era un problema, perchè nessuno sapeva capire dove fosse la casa di Guidino, e tutti erano molto tristi. "Ehi, perché siete così tristi?" Chiese un cavallo con un carro, legato ad un palo. Gli spiegarono tutto. "Ma io so leggere gli indirizzi. Fatemi un po' vedere! Si conosco questo posto!!" Allora si misero d'accordo: un topino avrebbe rosicchiato la corda, poi uno alla volta tutti gli animali avrebbero portato un pupazzo sopra il carro. "Fate presto" disse il cavallo "io devo essere qui prima che il mio padrone esca dalla trattoria, altrimenti per me sono bastonate." Allora chi portava un pupazzo rimaneva sul carro per non intralciare gli altri animali e poi viaaaaaaaaa... Quando arrivarono sotto casa di Guidino si sentiva il suo singhiozzare interrotto di tanto in tanto da qualche parola dolce. Tutti i cani sul carro si misero ad abbaiare, tutti i gatti a miagolare come quando erano in amore e tutti i topini a squittire. "Cosa sta succedendo li fuori?" disse la mamma di Guidino e si affacciò alla finestra. E cosa vide!! Tutti i pupazzi su di un carro pieno di cani, gatti e topi. Allora chiamò Guidino, anzi lo trascinò alla finestra perché questi non si sentiva voglia di niente e neppure di guardare fuori...Ma cosa vide!! Tutti i suoi pupazzi !!! Pazzo di felicità scese di corsa le scale e trovò tutti i suoi amici li sull'uscio, perchè gli animali dovevano riportare il cavallo con il carro vicino al palo, prima che il suo padrone si accorgesse che mancava, e ad uno ad uno avevano scaricato il carro, così come lo avevano riempito. Sarebbe piaciuto a tutti vedere la faccia felice di Guidino, tuttavia era più importante aiutare il cavallo. Guidino e i suoi genitori presero i pupazzi e mentre il papà del bambino andava a comprare un nuovo baule, il piccino riempì il suo letto con i suoi amici prendendo ora l'uno ora l'altro, affondando le manine tra il pelo, accarezzando le stoffe vellutate. Poi quando tutti furono sistemati in un baule ancora più grande (perché nel frattempo i suoi genitori gli avevano comperato degli altri pupazzi, sperando lo aiutassero a superare quel brutto momento), Guidino chiese di potere dormire con Grillo. E quella sera finalmente dormì felice e sereno. E il Ladro ?...cosa successe dopo? Successe che poichè che gli animali sapevano che sarebbe tornato, gli prepararono una bella accoglienza: i gatti si nascosero nel baule, i cani e i topi dietro le casse. il ladro entrò dicendo: "Meno male che sono riuscito a vendere questi pupazzi, non pensavo potessero valere così tanto." Così dicendo si chinò nel baule per portarlo via, e vide tanti occhi luminosi, fece un salto all'indietro e sentì su di lui denti che mordevano, unghie che graffiavano e a fatica riuscì a scappare. Siccome era anche superstizioso, pensò che fosse una punizione del Signore per i suoi peccati, perché nel buio non riuscì a capire che si trattava di animali. E quella lezione fu peggio della prigione, per molto molto tempo non poté più uscire di casa e potrete ben immaginare che gli passò la voglia di rubare e divenne onesto e non rubò mai più niente.