Il labirinto

Come l'avaro guarì dall'avarizia


C'era una volta un uomo talmente avaro che dava da mangiare alla moglie solo minestra annacquata e couscous scondito. Se arrivavano degli ospiti, non si faceva trovare in casa e si nascondeva per non dover offrire loro il pane e il miele secondo le regole dell'ospitalità. Un giorno giunsero a casa i due fratelli della moglie per sapere come stava. Lei si lamentò e raccontò alcuni episodi sull'avarizia del marito. I fratelli si adirarono e si misero d'accordo con lei per dare una lezione a quell'avaraccio. Quindi si recarono al mercato, comprarono una polverina che faceva dormire e invitarono il marito a pranzo. L'uomo mangiò a quattro palmenti anche perché il pranzo gli era stato offerto e secondo lui il cibo offerto aveva più sapore, i fratelli invece stettero a guardare e poi lo accompagnarono a casa. A casa l'uomo si addormentò profondamente a causa delle gran quantità di sonnifero che aveva ingerito insieme al cibo. Di notte, i due fratelli lo avvolsero in un bianco lenzuolo che cucirono lasciando solo una piccola apertura all'estremità del capo e lo portarono al cimitero. Qui, tolsero il coperchio ad una tomba vuota e vi misero dentro l'uomo come se fosse stato un cadavere. Poco alla volta, a causa del freddo a della posizione scomoda l'uomo cominciò a svegliarsi. Intanto i due fratelli si erano travestiti, uno infilandosi in una pelle di renna e l'altro in quella di una pantera. Con un bastone presero anche a far piovere una gragnola di colpi sul malcapitato che risvegliatosi completamente, si rese conto di essere in un cimitero, dentro una tomba e pensò che le due figure animalesche altri non erano che Munkir e Nakir, i due angeli inquisitori. Allora cominciò a gemere e a chiedere pietà e i due uomini travestiti iniziarono il loro serrato interrogatorio: "Quando hai dato ai poveri quello che ti era possibile?" Quando hai comprato a tua moglie un vestito nuovo? Quando le hai offerto un pasto decente?" Le domande furono molte e la risposta sempre la stessa: "Non l'ho fatto". L'uomo incalzato dalle domande, scoppiò in lacrime e quelli lo pestarono più forte di prima finché non perse nuovamente i sensi. A quel punto lo riportarono a casa e dissero alle sorella: "Non ti preoccupare, lascialo dormire, domattina vedrai che sarà guarito dall'avarizia. Il giorno dopo non appena l'uomo torno in sé, andò al mercato e fece una bella spesa comprando tutto quello che occorre per mandare avanti la casa. A tutti i mendicanti che incontrò diede una ricca elemosina. Comprò un bell'abito per la moglie e quando tornò a casa le diede tutte quelle buone cose da cucinare. La moglie fu felice della trasformazione e non dovette più lamentarsi, perché l'uomo finché visse si comportò in modo generoso.*