Il labirinto

Eusapia Palladino


alermo,estate del 1902 Siamo all’interno di una stanza,con un gruppo di docenti universitari della città.Si sono radunati in quella stanza per esaminare una persona,che al momento è seduta su di una sedia,legata con delle corde.E’ una prassi necessaria,perché gli studiosi devono accertare che quella persona,una donna,sia realmente in possesso di alcuni particolari poteri,che la gente magnifica e amplifica.Si spegne la luce,ed all’improvviso uno dei docenti si sente sfilare la sedia da sotto;pochi istanti ancora,e la sedia inizia ad andare via come spinta da una forza misteriosa.Si riaccendono le luci,e la sedia viene ritrovata al centro della stanza;pochi attimi,la lucev iene spenta,e la sedia ritorna misteriosamente al suo posto,mentre lo studioso che vi era seduto precedentemente,viene tirato per la giacca e invitato rudemente a sedersi.
Seduta spiritica con la Palladino (dal libro “Ricerche” di LombrosoSembra un racconto di fantasy,uno di quei racconti di pura fantasia peraltro anche molto dozzinale;eppure in questo caso siamo di fronte ad un fatto vero,annotato regolarmente dai presenti all’accaduto,che ne stesero una relazione abbastanza attendibile,tenendo conto della loro posizione di studiosi.La donna legata a quella sedia è ormai una celebrità,e non soltanto in Italia;si chiama Eusapia Palladino.
Eusapia PalladinoSu di lei le notizie biografiche sono abbastanza contraddittorie,anche perché provengono,per la maggior parte,da lei stessa.Era nata nel 1854 in Puglia,in un centro dell’interno,Minervino Murge;raccontava che la mamma era morta nel darla alla luce e che il padre era stato ucciso dai briganti sotto i suoi occhi;da piccola aveva subito un forte trauma alla testa,che aveva,a suo dire,amplificato i poteri della sua mente.
oEsperimento controllato di spostamento degli oggettiLa povertà la spinse ad emigrare dal piccolo centro pugliese;si recò quindi a Napoli,alla ricerca di un lavoro come bambinaia.Trovò invece la fama quando,casualmente,entrò al servizio di una famiglia napoletana,quella dei Migaldi,in una sera in cui i coniugi,che stavano facendo una seduta spiritica,venuta meno una delle persone che doveva far parte della catena,pensarono di riempire il buco con la giovane Eusapia.
Calco di una mano e volto di un fantasma (da Ricerche di Lombroso)Quello che accadde sconvolse i presenti alla seduta;all’improvviso,nella stanza,iniziarono a volare oggetti,si udirono,distintamente,voci cavernose provenire da diversi punti della stanza.Quell’esperienza le cambiò completamente la vita;la contadina povera e ignorante smise di fare la bambinaia,e divenne una medium a tempo pieno.Il mondo della scienza iniziò ad interessarsi ben presto agli strani fenomeni che avvenivano in presenza della donna;movimenti telecinetici,oggetti che volavano da un capo all’altro della stanza,voci dal nulla,apparizioni di luci misteriose.Siamo sul finire dell’ottocento,non ci sono ancora mezzi per riprendere le sedute con la donna,così come non esistono ancora magnetofoni o altri strumenti di registrazione,e tutto ciò che viene registrato è solo in forma cartacea.
Cesare LombrosoSe alcuni studiosi,sbalorditi,danno credito a Eusapia,altri la credono solo un fenomeno da baraccone;è il caso di Eugenio Torelli Voilleir che,assistendo alle performance della donna,si convince che la stessa usi trucchi per ingannare i presenti.E pubblica una serie di articoli nei quali svela quali sono,a suo dire,gli espedienti che la donna usa:quando le luci diventano basse o si spengono,si fa tenere il braccio dal vicino,e fingendo di starnutire,libera l’altra mano,con la quale provoca i fenomeni.Il prestigio della Palladino iniziò ad incrinarsi,e a nulla valse la sua disponibilità a farsi sottoporre ad altri accertamenti da parte di eminenti studiosi.Fra i quali ci furono,in più riprese,premi Nobel come i coniugi Curie,il Nobel per la medicina Richet,e Cesare Lombroso.In America il suo prestigio,già scosso,ricevette un colpo mortale quando venne esaminata dal professor Musterberg,docente di Harvard,che la scoprì proprio mentre,con un piede,muoveva il tavolino davanti a se.
Il premio Nobel RichetPure,nonostante questi trucchi banali e anche infantili se vogliamo,Eusapia riusciva a sconvolgere la maggior parte degli studiosi facendo sparire oggetti,facendoli riapparire in altre stanze,mostrando poteri che non potevano spiegarsi solamente come frutto dell’inganno.Ben presto apparve chiaro che la donna viveva una specie di sdoppiamento della personalità:disponeva di doti medianiche particolari,ma aveva la tendenza a esasperare le cose,ad “aiutare” gli eventi.Cosa che le costò l’ostracismo di buona parte degli studiosi,poco propensi a darle credito.
Tra luci ed ombre,tra accaniti sostenitori della sua autentica capacità di provocare fenomeni medianici e accaniti detrattori,Eusapia visse gli ultimi anni della sua vita lontana dalle luci della ribalta:apri un piccolo negozio a Napoli,che le dette a mala pena da vivere.Morì dimenticata da tutti nel 1918.