Il labirinto

Le candele (Kavafis)


Stanno i giorni futuri innanzi a noi come una fila di candele accese, dorate, calde e vivide.Restano indietro i giorni del passato, penosa riga di candele spente: le più vicine danno fumo ancora, fredde, disfatte, e storte.Non le voglio vedere: m’accora il loro aspetto, la memoria m’accora del loro antico lume. E guardo avanti le candele accese.Non mi voglio voltare, ch’io non scorga, in un brivido, come s’allunga presto la tenebrosa riga, come crescono presto le mie candele spente.